Sedriano, 16 ottobre 2013 - Il consiglio dei ministri ha sciolto il consiglio comunale di Sedriano. "Per consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata, il consiglio ha deliberato, su proposta del ministro dell'interno, lo scioglimento" riferisce il comunicato diffuso al termine della riunione.

La decisione è arrivata a poco più di un anno dalla bufera giudiziaria che ha coinvolto il comune amministrato dal sindaco Alfredo Celeste, accusato di corruzione. Il primo cittadino eletto nel 2009 alla guida di una coalizione di centrodestra è finito agli arresti domiciliari nell'ottobre 2012. Da gennaio, in seguito al provvedimento che lo ha rimesso in libertà, è tornato ad amministrare il comune.

Ad aprile, la prefettura ha istituito una commissione formata da tecnici ed esponenti delle forze dell'ordine. Tre mesi di lavoro non sono bastati per analizzare atti e determine. A luglio, infatti, corso Monforte ha rinnovato l'indagine.

I lavori si sono conclusi ad agosto, quando i commissari hanno inviato al ministero dell'Interno la relazione. E ieri sera il consiglio dei ministri ha reso noto la decisione di sciogliere il consiglio comunale. Celeste attualmente è indagato a piede libero per corruzione semplice. L'udienza preliminare iniziata la scorsa settimana è stata aggiornata a novembre. La Procura di Milano contesta al sindaco di Sedriano promesse di favori a Eugenio Costantino e Marco Scalambra che - stando alle carte - avrebbero agito per agevolare l'attività della criminalità organizzata.