Sedriano, 9 ottobre 2013 - "E' pericoloso socialmente". Per questo motivo la procura di Milano ha chiesto che per tre anni il sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sull'ex assessore alla casa di Regione Lombardia {{WIKILINK}}Domenico Zambetti{{/WIKILINK}}, sia sottoposto alla sorveglianza speciale. Tra i limiti imposti, il rispetto di orari nell’uscita e nel rientro a casa, il divieto di frequentare pregiudicati. I giudici hanno fissato un’altra udienza al 27 novembre.

DIFESA: ACCUSE INFONDATE - Pronti alla replica i legali di Celeste: al sindaco non viene mai contestata dal pm l’aggravante della modalità mafiosa nella richiesta di rinvio a giudizio. Nè sarebbe emersa la prova che il sindaco sapesse dell’appartenenza di Eugenio Costantino alla ‘ndrangheta.

L'ACCUSA: NON HA DENUNCIATO - Perchè la procura chiede la sorveglianza, la misura di sicurezza prevista per i soggetti di pericolosità sociale? Il pm ha voluto sottolineare che Celeste non ha denunciato il tentativo di corruzione da parte di Eugenio Costantino: "Atteggiamento inconciliabile con i doveri di un pubblico amministratore".