Parabiago, 26 settembre 2013 - Mistero risolto. Le due lastre in ottone con incisi i nomi di 82 soldati (di cui 12 dispersi) caduti nelle due Guerre mondiali e ritrovate tra il fango del canale Villoresi dalla Polizia locale di Parabiago, erano state asportate alla fine di luglio da un monumento di Busto Garolfo. Dopo l'appello lanciato ieri dagli stessi "ghisa" parabiaghesi impegnati a risalire appunto al Comune in cui era avvenuto il furto, sono giunte diverse segnalazioni, ponendo di fatto fine agli interrogativi.

Le tue targhe sono quindi già state riconsegnate all'Amministrazione comunale di Busto Garolfo che si è complimentata con i vigili urbani di Parabiago per quanto sono riusciti a ritrovare. Rimane però ancora viva l'amarezza per la memoria profanata di quei soldati che sacrificarono la loro vita per la Patria. Trentasei morirono durante la Prima guerra mondiale. Gli altri 34 nel corso della Seconda. Chi le ha rubate con l'intento di monetizzare al ferrovecchio per pochi spicci, per poi gettarle senza alcuno scrupolo tra la melma e il sudiciume di un canale, ha compiuto uno di quei gesti vili che fanno male all'umanità. È come se quei soldati fossero stati uccisi una seconda volta. Con ogni probabilità il furto era stato perpetrato dai "predoni" del rame, gli stessi che le avevano poi gettate come stracci dopo essersi accorti che si trattava invece di targhe in ottone. "Mi sento di rivolgere un plauso al comandante Maurizio Morelli e a tutto il personale della Polizia Locale di Parabiago - ha commentato l’assessore Luca Ferrario -. Questo ritrovamento è il doveroso onore reso ai caduti delle due guerre, dopo il grave atto di profanazione che il furto delle due targhe aveva costituito".

di Davide Gervasi