Nerviano, 23 settembre 2013 - Un’entità misteriosa. Ma con una precisa identità. I nervianesi che credono infatti nei fantasmi sono certi che quella figura, fotografata nei giorni scorsi dai misuratori di intensità luminosa e apparsa come magia in biblioteca nel cuore della notte, sia l’anima irrequieta del conte Ugolino Crivelli, componente di un’antica famiglia feudale, apparentata con i Visconti. Fu per sua volontà che nel 1468 vennero iniziati i lavori del monastero degli Olivetani, ora sede del palazzo municipale e appunto della biblioteca.

«Quello spirito non può che essere il conte Ugolino — conveniva ieri in piazza la gente — Del resto già in passato c’è chi qui paese narrava la leggenda che lo vedeva galoppare col mantello bianco al rintoccare della mezzanotte, per i boschi della zona». Dicerie. L’ipotesi della «strana presenza» è stata resa nota durante un convegno patrocinato dall’amministrazione comunale. C’era anche lo scrittore William Facchinetti Kerdudo, autore de «I misteri di Milano». Con l’assessore alla Cultura Domenico Marcucci, un’équipe di esperti, gli «Indagatori del paranormale», ha trascorso la notte all’interno dell’ex abbazia.

«Inutile negarlo — hanno poi sostenuto, proiettando un video — Qualcosa di insolito lo abbiamo rilevato: cinque libri si sono mossi e sono caduti all’improvviso dagli scaffali. Contemporaneamente abbiamo ripreso una figura misteriosa». Gli indagatori sono ingegneri e studiosi con strumentazioni all’avanguardia: dai luxometri ai rilevatori di campi elettromagnetici, dai termometri laser alle termocamere. La figura immortalata in biblioteca ha colpito per la sua autenticità. C’è però anche chi ritiene sia solo una bufala, una barzelletta da “fantasma formaggino”:

«Ma quali apparizioni di ombre, passi che rimbombano sulle scale, ticchettio di chiavi o lamenti strazianti — dice il capogruppo della Lega Nord Massimo Cozzi — Se si vuole valorizzare l’ex monastero, lo si può fare benissimo con la sua storia e non con un fantomatico spettro». Ma si sa, una spruzzatina di Dan Brown tira più di un affresco del Cinquecento: «Dobbiamo far riscoprire la città dandole un taglio più intrigante — dice infatti Marcucci — In vista di Expo, Nerviano deve tornare ad essere luogo capace di attrarre i visitatori». Conte Ugolino permettendo.

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