di Christian Sormani

Villa Cortese, 11 gennaio 2013 - Sala stracolma e applausi a scena aperta. Giacomo Poretti, la “costola” del trio Aldo, Giovanni e Giacomo torna nella sua Villa Cortese, paese che gli ha dato i natali e dove vive ancora sua madre. Nella sala consiliare ci sono anche i suoi coscritti e il sindaco Giovanni Alborghetti che fa gli onori di casa. «Sono nato nello stesso paese, Villa Cortese, dove è nato un certo Franco Tosi - racconta Giacomo -. Lui è venuto al mondo nel 1850, io un secolo dopo». Poi una serie di aneddoti spassosi come quando, di ritorno dalla colonia estiva sull’Adriatico, temeva di essere stato abbandonato alla stazione centrale di Milano. Un paio di ore in cui il celebre attore ha ripercorso la sua vita da provinciale, poi trapiantato nella grande città.

La sua infanzia è stata vissuta con maggiore trasporto, come quando andava all’oratorio, ricordando anche la figura del coaudiatore dell’oratorio don Giancarlo. Ogni aneddoto è poi descritto nel libro “Alto come un vaso di gerani” che Poretti ha voluto presentare proprio davanti ai suoi concittadini. «Splendido anche il ricordo che ha avuto del primo sindaco di Villa Cortese, Rosolino Olgiati - ha spiegato il primo cittadino Giovanni Alborghetti -. I bei ricordi del passato e di un paese che purtroppo non c’è più sono emersi prepotenti. Siamo rimasti d’accordo che si organizzerà un nuovo evento per la prossima estate, coinvolgendo anche l’oratorio».

Così dopo decine di aneddoti e risate continue, Giacomo Poretti ha concluso la sua serata a Villa Cortese verso le 23. Ma in sala è rimasto fino a mezzanotte e oltre, firmando autografi, salutando la gente del suo paese che non vede così spesso. Al cimitero di Villa Cortese è sepolto il padre e il comico settimanalmente viene qui, ma lo fa in forma privata. L’occasione giusta per le persone che lo conoscono di riabbracciarlo è stata per ora soltanto questa, dopo diversi anni, nonostante il successo mediatico. «Il mio paese mi dà sempre una certa emozione», ride sotto i baffi mentre da lontano sorride alla madre e alla moglie che lo hanno accompagnato. Fuori dalla sala ci sono decine di persone che non sono riuscite ad entrare.
Potenza della fama e di quella simpatia che ha contagiato tutti i suoi concittadini. Il prossimo appuntamento sarà fra qualche mese, con tanto di presentazione letteraria, questa volta davanti ai ragazzi della parrocchia, laddove tutto è iniziato.