Ossona, 6 novembre 2012 - L'ex sindaco di Ossona, Sergio Garavaglia, sentito come teste il 26 ottobre scorso, disse di “essersi rifiutato di partecipare col suo gruppo a una cena elettorale a sostegno della candidatura di Zambetti organizzata direttamente da Eugenio Costantino (ndr, il presunto boss delle cosche che avrebbe fatto da tramite tra la ndrangheta e l’ex assessore alla Casa)". L’episodio è riportato nell’ordinanza con cui il Riesame di Milano ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Domenico Zambetti.

Durante la deposizione, Garavaglia “ha poi ulteriormente sottolineato che, all’esito delle elezioni, pur rimanendo nel Pdl con riferimento all’area democristiana, aveva deciso di separarsi da Zambetti, di cui evidentemente non condivideva alcune scelte”. Insieme alle dichiarazioni di Roberto Formigoni sulle “strane voci” circolate a proposito di Zambetti, le affermazioni di Garavaglia vengono considerati “elementi alquanto simbolici che rendono poco credibile l’ipotesi difensiva secondo cui Zambetti non si era reso conto della provenienza e della caratura dei personaggi con cui stava trattando”.