Magenta, 29 settembre 2012 - «Il rischio che la designazione Mab venga revocata è tutt’altro che remoto». Le parole del ministero dell’Ambiente fanno tremare il Parco del Ticino. Dopo dieci anni, il più grande ente protetto regionale potrebbe perdere il riconoscimento dell’Unesco di «Riserva della biosfera» (Mab). In Italia sono solo otto (610 in tutto il mondo). Patrimoni ad alto valore naturalistico istituti negli anni Settanta per migliorare il rapporto tra uomo e ambiente che devono essere revisionati e confermati ogni dieci anni.
 

Il Parco è entrato a far parte del programma Mab (Man and the biosphere) nel 2002. E ora potrebbe uscirne per «colpa» di Malpensa. La lettera inviata dal ministero dell’Ambiente contesta l’inquinamento provocato dagli aerei che, secondo la sentenza Quintavalle, avrebbe causato il degrado dei boschi e le criticità ambientali che l’eventuale sviluppo dell’aeroporto varesino contenuto nel Masterplan di Sea potrebbero verificarsi nella Riserva.

«Il 17 settembre – spiega Gian Pietro Beltrami, presidente del Parco del Ticino – abbiamo presentato la richiesta di aggiornamento periodico per essere confermati Riserva della biosfera. È assurdo che tale revisione possa essere messa a rischio a causa di criticità che il Parco ha sollevato al ministero e che ora il ministero ci pone come ostacolo al Mab. Ci stiamo muovendo insieme alla Regione Lombadia per chiedere il riconoscimento del Sic (Sito di importanza comunitaria) nella zona brughiera. Il nostro ente ha sempre espresso totale contrarietà alla realizzazione della terza pista: la posizione rimarrà tale se non si proteggeranno i 134 ettari di brughiera».

La comunicazione di Roma è stata accolta con sconcerto da tutto il consiglio di gestione del Parco. «L’iter per diventare Riserva è lunghissimo», Fabrizio Fracassi. «Perdere questo riconoscimento comporterebbe un danno gravissimo a livello economico e di immagine, proprio quando siamo ormai alla vigilia dell’Expo di Milano del 2015».
«Abbiamo lavorato a lungo in questi mesi per raccogliere la documentazione necessaria al rinnovo del Mab – aggiunge Alberto Benedetti – e le condizioni per ottenere questo riconoscimento sono persino migliorate rispetto al 2002».

La conferma arriva dal direttore del Parco del Ticino, Claudio Peja. «Nessuno si aspettava una comunicazione simile da parte del ministero dell’Ambiente anche alla luce del piano di assestamento forestale promosso dal Parco», commenta Peja. «Chi ci ha scritto e ipotizza criticità per lo sviluppo di Malpensa è lo stesso ente che deve giudicare l’impatto ambientale del Masterplan e ha sul tavolo le nostre osservazioni contrarie. Insieme alla Regione stiamo lavorando per difendere la brughiera situata vicino all’aeroporto». Il Pirellone, pur non schierandosi contro la terza pista, ha condiviso le preoccupazioni ambientali che il Parco ha sollevato nell’incontro istituzionale con il ministero dell’Ambiente (18 settembre).

di Luca Balzarotti