Magenta, 30 aprile 2012 - Un prolungamento atteso da anni, strategico per il rilancio dell’aeroporto di Malpensa. Un progetto pronto che ha superato i passaggi burocratici necessari e attende dunque solo di vedere la luce. Eppure è tutto fermo, perché il Cipe — il Comitato interministeriale per la programmazione economica — non si decide a sbloccare i finanziamenti già stanziati sulla carta pari a 180 milioni di euro.

L’opera in questione è l’estensione della superstrada Boffalora-Malpensa: inaugurata nel 2008, quando tra l’altro sull’hub varesino calava la scure del ridimensionamento dello scalo voluto da Alitalia a favore di Fiumicino, nata per collegare l’A4 Milano-Torino allo scalo in alternativa all’Autolaghi, ma che da quella data, e quindi da quattro anni, attende la realizzazione della nuova tranche sud. Quella, cioè, che da Boffalora-Marcallo è destinata a proseguire in direzione di Abbiategrasso e Vigevano. Un tracciato in realtà sofferto e che ha già subito, rispetto alle intenzioni originarie, più di una correzione. Doveva infatti inizialmente raggiungere la tangenziale Ovest milanese all’altezza di Baggio, ma l’opposizione di cinque piccoli Comuni a vocazione agricola — Albairate, Cassinetta, Cisliano, Ozzero e Cusago vicino a Milano — ha costretto i progettisti a rivedere i piani.

Alla fine si è, per così dire, ripiegato su una variante che “guarda” al Pavese. E in prospettiva alla Liguria e al porto di Genova. La corsa a ostacoli non è però finita arrivati ai confini della Riviera. Ci si è anche messo il Governo. Che dal 2009 deve erogare i fatidici fondi. Imprenditori locali e Comuni capofila (Magenta e Abbiategrasso in primis) la vogliono pronta per l’Expo. Ma al 2015, alla fine, mancano appena due anni e mezzo.

di Ivan Albarelli