Milano, 22 giugno 2011 - "Invito tutte le persone che abbiano avuto esperienze simili a rivolgersi o al nucleo investigativo dei carabinieri di Monza o alla procura di Milano". È l'appello del sostituto procuratore Pietro Forno dopo l'arresto del maresciallo Massimo Gatto, comandante in sede vacante della stazione di Parabiago accusato da 11 donne di molestie o di violenza sessuale.

Marco Gatto, che è anche presidente provinciale dell'Unci (Unione Nazionale Cavalieri d'Italia), è stato arrestato per violenza sessuale, concussione sessuale e perquisizione arbitraria. L'interrogatorio di garanzia si terrà venerdì 24 giugno nel carcere di San Vittore.

L'inchiesta è partita dalla denuncia di una ragazza polacca di 19 anni, trattenuta lo scorso gennaio per 48 ore a seguito di un furto nel supermercato di Parabiago. La ragazza sarebbe stata palpeggiata dal carabiniere che poi l'avrebbe costretta a subire un'ulteriore perquisizione, dopo quella effettuata da una collega. E non finisce qui: Gatto l'avrebbe costretta ad atti sessuali nei bagni e in caserma.

Oltre alla testimonianza della ragazza polacca, il procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno e il pm Cristiana Roveda hanno potuto contare sulla denuncia di altre 10 donne, tra cui una prostituta. Per quattro di loro, però, il reato sarebbe già caduto in prescrizione e quindi non contestabile nell'ordinanza di arresto.

Domenica scorsa Gatto aveva organizzato la Partita del Cuore ad Arconate.