Vanzaghello, 16 febbraio 2011- Intasca a più riprese i soldi del Comune, ma non scappa pensando (continuando a rimanere sul posto di lavoro) di farla franca. Forse non si conosceva il proverbio «Tanto va la gatta al lardo... che ci lascia lo zampino». E così, dopo aver intascato qualcosa come 180 mila euro, sottratti a più riprese dalle casse comunali, è finita nei guai l’economa del Comune, smascherata dall’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Legnano. La donna è stata denunciata a piede libero, non sussistendo il pericolo di fuga, con l’accusa di «falso in atto pubblico e peculato». Rischia da due fino a otto anni di reclusione. Immediata la sospensione dal servizio in attesa della sentenza del giudice. Visto il danno erariale sulla vicenda interverrà anche la Corte dei Conti che le chiederà i danni. Le Fiamme Gialle di Legnano hanno intanto sequestrato tutti i documenti di spesa che risultano essere stati firmati dalla donna, che sono adesso a disposizione della magistratura.

Troppo oneroso per il Comune di Vanzaghello, l’ammanco dalle casse comunali per passare inosservato. Da anni mancavano soldi e nell’ultimo biennio le cifre iniziavano a farsi preoccupanti, tanto che la stessa Amministrazione, guidata dal sindaco Gian Battista Gualdoni, aveva deciso di passare alle vie di fatto, presentando nello scorso mese di novembre una denuncia contro ignoti ed aprendo un procedimento disciplinare a carico di un dipendente comunale.
«La questione era comunciata a manifestarsi in misura contenuta già nel 2003 - spiega il vicesindaco Tiziano Torretta -. Ci siamo accorti che qualcosa non quadrava ormai da tempo ed abbiamo dato incarico al nostro legale, l’avvocato Walter Picco Bellazzi, di effettuare una formale denuncia».

Nonostante il segreto voluto dai magistrati, in paese le voci in questi giorni si sono moltiplicate e tutte hanno portato ad una sola persona, colei che era abituata a gestire da anni i soldi del comune, l’economa comunale appunto. Dopo l’inchiesta aperta dalla Procura, sono bastati alcuni controlli incrociati da parte delle Fiamme Gialle legnanesi per trovare il colpevole che agiva con lo stesso metodo di sempre, ovvero attraverso falsi mandati di pagamento. Lei chiedeva i soldi in banca e la banca pagava regolarmente in contanti. Euro che la donna ovviamente teneva. Anni fa lo faceva con pochi spiccioli, poi a poco a poco la donna deve averci preso gusto visto che di soldi ne sparivano sempre di più e sempre con maggior frequenza. Ma alla fine il giocattolo si è rotto.