Lo stadio di Lecco compie 95 anni

Il 15 ottobre 1922 venne inaugurato il campo sportivo Cantarelli, che prese il nome dall'area nell'allora Comune di Castello

Lo stadio di Lecco oggi

Lo stadio di Lecco oggi

Lecco, 15 ottobre 2017 - Sono trascorsi 95 anni dal 15 ottobre 1922, quando venne inaugurato il nuovo campo sportivo Cantarelli, in territorio comunale di Castello, che allora era ancora Comune a sè, prima di essere assorbito (1° marzo 1924), dalla “Grande Lecco”. l’attuale stadio Rigamonti-Ceppi. La cerimonia avvenne alla presenza dei sindaci di Lecco, Giovanni Gilardi e di Castello, Giovanni Battista Sala. Madrina fu Carla Ceppi, ventenne figlia di Eugenio Ceppi e sorella maggiore di Mario, che sarà il presidentissimo bluceleste delle stagioni migliori e a cui oggi è dedicato lo stadio insieme a Mario Rigamonti, difensore del Grande Torino che durante la guerra giocò nel Lecco per poi morire nella tragedia di Superga.

Alla cerimonia del ’22 parteciparono anche le maestranze del capomastro Martino Todeschini, che avevano eseguiti i lavori per il nuovo impianto calcistico, su terreni di proprietà della famiglia Ceppi. La denominazione Cantarelli si doveva alla vicina località con il tumulo dei morti della peste manzoniana, fra i quali vi sarebbe stato l’avvocato, Azzeccagarbugli, al quale si rivolge Renzo dopo la tormentata vicenda di don Rodrigo. La sepoltura dei morti di peste sarebbe oggi da indicare vicino alla rotonda stradale fra via Balicco, via XI Febbraio, via Cantarelli, dove c’è l’uscita dell’attraversamento viabilistico in direzione Nord.

L'inaugurazione del campo di calcio nell’autunno 1922 venne “osannata” dalla stampa locale, che definiva il nuovo rettangolo di gioco uno dei migliori della Lombardia ed invitava l’Amministrazione Comunale di Castello a migliorare le condizioni delle strade della zona per favorire l’affluenza di comitive di tifosi. La cerimonia inaugurale del 1922 vide l’amichevole fra Canottieri Lecco e Ginnastica Gallaratese. Vinsero i blucelesti per 5 reti a 2. C’è un ex giocatore lecchese, Carlo Benaglio, classe ’34, della famiglia della nota pasticceria in contrada Santa Marta, esistente sino a 20 anni or sono, che può ricordare nel suo curriculum sportivo di aver giocato nel Lecco, debuttando nel campionato 1954-55 e poi per sei stagioni nella Gallaratese.