Leo Callone, il Caimano del Lario festeggia sessant’anni di agonismo

Il 3 agosto 1958 la prima gara a Mandello. "Avevo dodici anni e non volevano farmi partecipare"

Leo Callone

Leo Callone

Mandello (Lecco), 5 agosto 2018 - Leo Callone festeggia i sessant’anni di nuoto agonistico, ennesimo traguardo di una straordinaria carriera cominciata il 3 agosto 1958 in una Traversata del lago, a Mandello. "Avevo dodici anni - ricorda il nuotatore - e non potevo partecipare perchè Esordiente B e il regolamento prevedeva che partecipassero dalla categoria Ragazzi in su. Allora intervenne Renato Corbetta, allora direttore sportivo della Moto Guzzi e sistemò tutto: se sono quello che sono, lo devo a lui». Per la cronaca Leo chiuse settimo «nonostante nei metri finali fossi incollato ai più forti: pagai l’inesperienza ma da quel giorno non mi sono più fermato".

L’ultima gara nel luglio scorso, a Leggiuno, il paese natale di Gigi Riva dove il “Caimano” del Lario ha ricevuto la cittadinanza onoraria, un altro riconoscimento che si aggiunge a un palmares mostruoso in cui spiccano tra gli altri 19 titoli italiani in piscina e 18 in acque libere, una Ponza-Circeo, quattro Capri-Napoli e la traversata della Manica (1978), dove per anni ha detenuto il record italiano. Il 14 luglio 2013 Leo riesce a raggiungere il record del mondo di 100mila chilometri a nuoto, percorrendo parte della traversata da Onno a Mandello del Lario. Una vita piena di sfide entusiasmanti raccolte in “Leo Callone - Bracciate per la vita”, un libro che poi è diventato anche un film.