Molteno, 9 giugno 2011 - Doveva essere una manifestazione per celebrare uno dei cittadini più illustri del paese, si è trasformata dapprima in una battaglia legale, quindi in un argomento da campagna elettorale e infine in una decisione del tribunale di Milano, sezione specializzata in materia di proprietà industriale e intellettuale, che non solo impedisce di replicarla ma impone anche alle già in affanno casse del municipio di risarcire 70mila euro tra danni, spese legali e interessi vari.

È l'epilogo di «Un’avventura, le emozioni», manifestazione organizzata dal 1999 al 2008 in ricordo di Lucio Battisti all’epoca dell’Amministrazione del sindaco Ferdinando De Capitani, sospesa nel giugno del 2009 dall’attuale primo cittadino Mauro Proserpio, e da anni al centro di un braccio di ferro legale tra i familiari e gli eredi del cantautore e il Municipio. «Accettiamo con amarezza la decisione del Tribunale di Milano - spiega Proserpio - anche perché saremo costretti a risarcire sin da subito 70mila euro: per un paese di 3.500 abitanti è l’equivalente di un’opera pubblica.

Il tutto per una manifestazione che non ha mai portato un soldo alle nostre attività e che costava, per due giorni di musica, dai 50 ai 100mila euro sborsati in piccola parte dal Comune e per la restante da sponsor privati». L’ex primo cittadino, Ferdinando De Capitani, oggi in minoranza - da dove ha continuato a sostenere la bontà dell’iniziativa - si dice incredulo: «Non capisco come si possa imperdire a un comune di organizzare una manifestrazione pubblica per i propri cittadini». La decisione del Tribunale, oltre al risarcimento del danno cagionato alla moglie e al figlio di Battisti,nonché le edizioni musicali "Acqua azzurra" e "L’aquilone", società intestatarie dei diritti di utilizzazione economica delle opere dell’artista, obbliga infatti il Comune a non riorganizzare la manifestazione.

Di fatto il Tribunale ha ritenuto che il Comune di Molteno «abbia utilizzato il nome e l’immagine di Lucio Battisti per finalità di propaganda politica e turistica», spiega l’avvocato Simone Veneziano, legale degli eredi di Battisti. L'ex sindaco De Capitani si era battuto contro la volontà della vedova Grazia Letizia Veronese di bloccare la tradizionale rassegna «Un’avventura, le emozioni», con cui per anni Molteno aveva ricordato, senza l’assenso della famiglia, il proprio cittadino più celebre. Di qui il braccio di ferro legale sfociato ieri alla sentenza milanese.