Elezioni 2022, collegi Lecco. Vittoria in trasferta per due milanesi doc: Lupi e Ronzulli

Il primo alla Camera e la seconda al Senato. Vola Fratelli d’Italia che sfiora il 40 per cento in alcuni paesi in Valsassina

Licia Ronzulli

Licia Ronzulli

Lecco, 27 settembre 2022 - Tutti pazzi per Giorgia Meloni in provincia di Lecco. La leader di Fratelli d’Italia ha incassato il 30% dei voti, in alcuni paesi più piccoli della Valsassina quasi il 40%. È tra i risultati migliori in tutta Italia, un balzo avanti impressionante rispetto al 3% della precedente tornata delle politiche del 2018. "Sono sbalordito – ammette anche Fabio Mastroberardino, il coordinatore provinciale del partito della probabile prossima prima ministra italiana –. Mi aspettavo una vittoria, ma non così eclatante".

In Parlamento però, a rappresentare gli elettori lecchesi, non andranno né donne né uomini di Fratelli di Italia e nemmeno lecchesi. Al collegio uninominale del territorio è stato eletto deputato il milanese Maurizio Lupi, che settimana prossima festeggerà i 59 anni con la sua quinta elezione a Montecitorio: l’ex vicepresidente della Camera ed ex ministro delle Infrastrutture, nonostante sia esponente di Noi moderati che ha raccolto un misero 1%, ha beneficiato del 54,8% dei consensi di tutto il centrodestra unito, di cui era candidato di coalizione.

A Palazzo Madama è stata eletta un’altra milanese, la 46enne Licia Ronzulli di Forza Italia, partito che ha raggiunto l’8%: l’ex eurodeputata e senatrice azzurra uscente ha però beneficiato, come il collega deputato, del 55,4% di schede ottenute dell’intera coalizione di centrodestra.

Degli sconfitti, la dem Laura Bartesaghi, candidata alla Camera per il centrosinistra, si è fermata al 24,3%, Stefano Motta di Azione-Italia Viva-Calenda al 10,3% e Giovanni Galimberti dei Cinque Stelle al 5,7%. Concetta Aurora Longo, in corsa al Senato per il centrosinistra, non è andata oltre il 23,4%, Giuseppe Conti del terzo polo il 10,3% e Tommaso Leoni dei pentastellati il 5,8.

Resta fuori dal Parlamento pure il leghista Paolo Arrigoni: il calolziese di 58 anni, ormai ex questore del Senato, dopo due mandati non è riuscito a mettere a segno il tris perché la Lega è crollata al 15% e ha perso la metà dei consensi rispetto al 30% delle precedenti politiche. "Il centrodestra ha vinto e come Lega nel Lecchese siamo andati meglio che a livello nazionale – commenta il referente provinciale della Lega Daniele Butti –. Abbiamo comunque l’amaro in bocca. Paghiamo lo scotto di aver partecipato al governo di unità nazionale".

"Abbiamo perso, come temevamo", le parole invece del segretario provinciale del Pd Manuel Tropenscovino, che prova a consolarsi con il risultato leggermente sopra la media a Lecco, Merate, Casatenovo e Valmadrera, che sono i principali centri della provincia. "Una buona affermazione", la considerazione di Stefano Motta, il sindaco di Calco, che in passato è stato segretario lecchese dei democratici, candidato del Terzo polo, che effettivamente a livello locale ha incassato più voti della media nazionale.