Bilancio, fumata bianca a Lecco

Approvato al fotofinish il rendiconto di gestione 2017: dai tributi entrano nelle casse del Comune 33,7 milioni di euro

Il Consiglio comunale di Lecco

Il Consiglio comunale di Lecco

Lecco, 20 giugno 2018 - Approvato (17 voti a favore e 8 contrari) al fotofinish il rendiconto di gestione 2017 del Comune di Lecco. Il Consiglio ha finlmente votato, a soli due giorni dal commissariamento minacciato dal prefetto Liliana Baccari. «Siamo arrivati in ritardo ma per problemi di tipo tecnico – afferma l’assessore al Bilancio Anna Mazzoleni –. Abbiamo iniziato a lavorare con largo anticipo ma ci sono state complicazioni derivanti dalla minuziosa analisi dei residui a cui sono stati chiamati a collaborare tutti i settori». Il fondo cassa di Palazzo Bovara è di quasi 37 milioni di euro, l’andamento della spesa corrente di 48.501.000. «Siamo in ritardo di un mese e 18 giorni - afferma Stefano Parolari (Lega) - la pubblica amministrazione peggiora invece di migliorare. La mancata approvazione del bilancio consuntivo, per una mera predisposizione tecnica del documento, mi sorprende molto ed è evidente che c’è qualcosa che non va».

A sostegno della maggioranza è intervenuto dalle fila del Pd Andrea Frigerio, sottolineando che «il consuntivo è un strumento utile a monitorare l’uso che si fa dei fondi e dei soldi pubblici. Questo bilancio ha permesso di far fronte ai servizi e ai bisogni di una città come la nostra, abbiamo sostenuto il welfare e fatto investimenti sulla sicurezza e sul turismo». Anche la capogruppo del Carroccio Cinzia Bettega interviene dura sottolineando che il ritardo «ha impedito l’utilizzo dell’avanzo di bilancio, cosa che ci ha fatto perdere un altro anno su tutte le tematiche grosse, dal Bione al Teatro della Società». Il dirigente Marco Sordelli spiega invece che «il processo di modifica dei sistemi contabili ha modificato l’approccio degli uffici e si tratta di un processo irreversibile». Le entrate relative ai tributi sono pari a 33,7 milioni di euro, di cui 2,2 provenienti dal’Imu. Crescono anche i proventi derivanti delle sanzioni al codice della strada, ben 1,4 milioni. Il debito residuo complessivo dell’ente pubblico è invece quasi dimezzato dai 40 milioni del 2011 ai 21,5 milioni del 2017.