Tecnici qualificati rari: 300 per 4mila richieste

Lecco, il sindaco Mauro Gattinoni: "Soltanto con giovani preparati si può sperare di vincere le sfide del futuro. Altrimenti il rischio è il declino"

Giovani studenti tra i padiglioni di Young il salone dell’orientamento scolastico

Giovani studenti tra i padiglioni di Young il salone dell’orientamento scolastico

Lecco - Hanno fame di tecnici qualificati da inserire all’interno delle proprie imprese gli imprenditori lecchesi, ma a fronte di 4mila nuove figure cercate ogni anno dalle scuole arrivano non più di 300 giovani tecnici diplomati. Un deficit che rischia di costare carissimo a tutto il territorio anche per il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni. "Solo con giovani preparati riusciremo a vincere le future sfide, che si giocheranno nelle aziende, sui territori e nel mercato globale – spiega -. Oggi a fronte di 300 tecnici formati in scuole lecchesi, le aziende oggi ne chiedono 4000. Se non riusciremo a colmare questo divario con figure specializzate, il nostro territorio sarà segnato da un pericoloso declino. Una sfida che si gioca su tre fattori: giovani, formazione e ricerca". Anche in base ad un rapporto su giovani e formazione presentato al salone Young, dedicato all’orientamento scolastico, è emerso che il tasso di occupazione dei ragazzi nella fascia di età compresa tra i 15 i 29 anni è passato dal 44,1% del 2020 al 39,3% del 2021.

Va meglio sull’altro ramo del lago, in provincia di Como, dove il tasso di occupazione giovanile nello stesso periodo è cresciuto passando dal 35,1% al 39,2%. Risultati che collocano le province di Como e Lecco rispettivamente al 7° e 8° posto nella graduatoria regionale. Da una lato a pesare è l’elevato livello di scolarità che spinge i giovani a orientarsi verso gli studi liceali per poi proseguire all’università (il 52,9% degli studenti in provincia di Lecco e il 52,4% a Como), dall’altro la presenza dei Neet, i giovani che né studiano né lavorano, il 16,4% del totale dei ragazzi a Lecco il 17,6% a Como. La somma dei due fattori determina la difficoltà del 39% delle imprese ad adempiere alle assunzioni programmate. "Tali difficoltà sono determinate, nel caso delle imprese lecchesi e comasche – si legge nel rapporto – non tanto da inadeguati livelli di formazione, quanto soprattutto dalla scarsità nel territorio di figure necessarie alle esigenze delle imprese: ossia un’offerta di lavoro non sufficiente a soddisfare le necessità della domanda".