Lecco, più di 6mila posti di lavoro in arrivo. Ma mancano i candidati

Gli imprenditori non riescono a trovare quasi la metà dei dipendenti che vorrebbero reclutare nelle loro aziende

Un operaio a lavoro in azienda

Un operaio a lavoro in azienda

Lecco, 28 maggio 2022 - I posti ci sarebbero, ma mancano lavoratori. Alcune figure professionali infatti non si trovano, almeno non in provincia di Lecco. La situazione continua a peggiorare: gli imprenditori sostengono di faticare a trovare quasi la metà dei dipendenti che vorrebbero reclutare. Scarseggiano soprattutto addetti qualificati da inserire nelle aree di produzione di beni e di erogazione di servizi, nelle aree tecniche e di progettazione e nella logistica. A molti colloqui non si presenta praticamente nessuno e per diverse posizioni non arriva nemmeno un curriculum da valutare. Se sia questione di contratti o stipendi inadeguati, oppure di penuria di professionisti qualificati e formati o magari di entrambi i datori di lavoro a caccia di dipendenti però non lo spiegano.

Il rischio tuttavia è che alle 6.200 potenziali proposte di lavori disponibili rispondano in pochi. In base all’ultimo rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Lecco, nel secondo semestre del 2022 si prevedono 6.200 assunzioni, tante quante quelle del primo trimestre, che sono il 6% in più delle 5.860 dell’ultimo trimestre del 2021. Il 12,9% dei posti sono riservati a laureati, il 31,9% a diplomati, il 22,9% a chi ha un attestato di qualifica personale e il 32,4% a chi ha la terza media: il famoso pezzo di carta insomma non sembra poi essere indispensabile. È successo così anche nei primi tre mesi di quest’anno: "Colpisce – ammettono dalla Provincia di Lecco - il dato che quasi la metà delle assunzioni effettuate abbiano riguardato persone con un livello di istruzione tendenzialmente basso come la frequentazione della scuola dell’obbligo, mentre la quota di assunzioni nel primo trimestre che riguarda personale laureato si attesta su un valore piuttosto basso del 10,7%".

In palio per le prossime assunzioni previste ci sono soprattutto contratti a tempo determinato: solo il 31,3% delle offerte è per posti a tempo indeterminato. Nel 66,5% dei casi è tuttavia richiesta un’esperienza specifica: per lavorare insomma occorre essere già in "pronta consegna". Nel manifatturiero si prevede il 40,6% delle possibili assunzioni, nel settore dei servizi alle imprese e alle persone il 25,7%, nel turismo il 13,5% nonostante la stagione estiva e nel commercio il 12%. "Il dato più eclatante è la percentuale sempre più elevata di candidati che risultano difficili da reperire, che superiore al 47% del totale – commentano da Villa Locatelli -. In tre quarti dei casi mancano proprio candidati".