Lecco medaglia d'oro nazionale delle trafilerie

Oltre 1.700 imprese lecchese lavorano nel metalmeccanico

Un momento del convegno

Un momento del convegno

Lecco,15 novembre 2018 – Dalle trafilerie lecchesi viene esportato il 25% dei prodotti lombardi il 12% di quelli italiani. “Oltre 1.700 imprese lecchesi operano nel metalmeccanico, e sulla trafilatura il distretto di Lecco è medaglia d'oro nazionale – spiega presidente della Camera di Commercio di Lecco, Daniele Riva -. Una realtà che anche sui livelli dell’export mantiene elevate performance: la metalmeccanica lecchese è leader nell’export, totalizzando oltre il 30% delle esportazioni provinciali, il +7,5% nel primo semestre 2018 rispetto all'anno scorso con un avanzo commerciale ben oltre il mezzo miliardo di euro. Nei prodotti della prima trasformazione dell'acciaio Lecco esporta oltre 1/4 del totale lombardo e oltre 1/8 di quello italiano: non male per un territorio che conta il 3% delle imprese regionali e l’1% di quelle italiane”.

E' quanto emerso dai lavori del convegno che si è tenuto nel pomeriggio a Lecco da titolo “Trafilerie: l’evoluzione di un settore chiave”, organizzato da Siderweb in collaborazione con Camera di Commercio di Lecco, Lariodesk, Distretto metalmeccanico lecchese e Metal District Skills e ospitato nell'auditorium della Casa dell’economia. Si è trattato della seconda tappa di Bilanci d’Acciaio, il progetto che fotografa la situazione economico-finanziaria della filiera dell’acciaio attraverso l’analisi di oltre 4mila bilanci delle imprese che la compongono, presentata lo scorso 6 novembre a Brescia. Le prossime tappe saranno a Napoli, il 22 novembre, e a Vicenza, il 29 novembre. “Oggi Bilanci d’Acciaio 2018 è a Lecco, in uno dei distretti italiani più dinamici e specializzati. I settori della metalmeccanica e della trafilatura rappresentano una percentuale importante nell’utilizzo di acciaio e sempre più dovremo ragionare in termini cooperativi – commenta Emanuele Morandi, presidente di Siderweb -. Valori come la cooperazione, la contaminazione, il networking, la condivisione ribaltano le logiche e le dinamiche tradizionali del business. Un esempio di questa visione è rappresentato dalla collaborazione pluriennale tra Camera di Commercio di Lecco e Siderweb”.

IL 2017 DELLE TRAFILERIE - Il campione analizzato comprende 81 trafilerie. Nel 2017 hanno fatturato 2,179 miliardi di euro, in aumento di circa il 17% rispetto al 2016, soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime (vergelle, barre, laminati). La redditività industriale (Ebitda) è salita dall’8,4% al 9,2% e l’utile netto dall’1,9% al 3,5% del fatturato. “Il 45% delle aziende del settore – spiega Stefano Ferrari, responsabile Ufficio Studi siderweb - fattura 10-50 milioni di euro, mentre le grandi imprese sono solo il 15%. A far registrare la migliore redditività sono però le imprese con un fatturato tra i 5 ed i 10 milioni di euro: utile netto al 6,6% del fatturato contro il 3,5% della media di settore, pur in presenza di un giro d’affari in calo”. In totale le trafilerie in Italia sono 180 e impiegano circa 5.100 addetti. “Il 30% delle vendite illustra Gianfranco Tosini dell’Ufficio Studi Siderweb - è stato realizzato all’estero. Il 45% delle aziende e il 60% degli addetti totali si trova a Lecco, Milano e Brescia». Il 33,9% ha al massimo 9 dipendenti; il 23,3% ha tra i 10 ed i 19 addetti. Solo l’1,1% supera i 250”. Le esportazioni di prodotti trafilati nel 2017 sono aumentate dell’11%; le importazioni del 7,7%. Il saldo import-export è positivo per oltre 1 milione di tonnellate ed è cresciuto rispetto al 2007, cioè prima della crisi.

LA FILIERA DEL FILO D’ACCIAIO – L’aumento medio del fatturato della filiera del filo (produzione di vergella, trafilerie, mollifici, bullonerie, automotive, altri mezzi di trasporto, mezzi agricoli e movimento terra, meccanica, carpenterie e costruzioni) è stato nel 2017 del 10% rispetto al 2016, un tasso nettamente inferiore rispetto a quello fatto registrare dalle sole trafilerie (17%). La media della filiera genera, però, un Ebitda (11,6%) e un utile netto (3,8%) superiori rispetto alle trafilerie.

OUTLOOK DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME - In questa fase “la vergella da trafila tende ad assestarsi lateralmente, con fluttuazioni comprese tra i massimi di fine agosto e i minimi di fine ottobre”, analizza Achille Fornasini, partner e chief analyst di Siderweb, dopo un anno in cui le quotazioni delle produzioni da forno elettrico hanno mostrato un andamento altalenante, “con il tondo per cemento armato a guidare i cambiamenti di direzione: flessione nel primo semestre e recupero post-estivo», a causa del «cedimento e successivo recupero del rottame turco”. “Il 2018 - prosegue l’analista - si presenta articolato in due fasi: la prima, esauritasi nel primo semestre, è stata connotata da diffusi rialzi in continuità con la dinamica ascendente dei due anni precedenti. La seconda fase, avviatasi durante la scorsa estate, evidenzia invece drastici ridimensionamenti, favoriti anche dal contestuale rafforzamento del dollaro”.