Sul Lario vola l’export grazie a metalli e tessuti

Lecco, questo binomio nei primi tre mesi dell’anno ha fatto decollare la ripresa . A spingere il mercato dell’acciaio anche gli attesi fondi del Pnrr

Il settore metalmeccanico nel Lecchese attraversa un periodo di buona salute

Il settore metalmeccanico nel Lecchese attraversa un periodo di buona salute

Lecco - Vola l’export sul Lario grazie al binomio tra metalli e tessuti che nei primi tre mesi dell’anno hanno fatto decollare la ripresa. I metalli di base e prodotti in metallo che da sempre rappresentano uno dei principali asset dell’industria lecchese nei primi tre mesi dell’anno sono cresciui del 37%, spingendo la ripresa anche a livello regionale. A spingere il mercato dell’acciaio sono anche le previsioni positive che riguardano gli effetti del Pnrr, nel nostro Paese l’aumento di produzione dovrebbe attestarsi attorno all’1,9% annuo da qui al 2026.

In pratica si tratta di un aumento di produzione di 460mila tonnellate annue che si tradurranno in chiave locale in un aumento di posti di lavoro. Tutto ciò al netto della guerra in Ucraina, i cui effetti non si sono ancora manifestati in maniera chiara. Di sicuro le sanzioni verso la Russia peseranno anche se per ora sono largamente compensati dall’aumento delle esportazioni verso l’area Ue (+26%), l’America settentrionale (+37,5%) e i Paesi europei non Ue compreso il Regno Unito (+16,7%).

I partner principali dell’industria lecchese sono Germania (+30,3%), la Spagna (+28,2%) e la Francia (+19,3%). Svizzera (+20,6%), Regno Unito (+19%) e Turchia (+18,1%). L’export verso la Russia, in questo trimestre, ha registrato una flessione del -5,6%, in calo anche le commesse verso l’Algeria (-10,2%), Hong Kong (-7,9%) e Arabia Saudita (-3,7%). Sull’altro ramo del lago sorride il tessile, cresciuto nel primo trimestre dell’anno del 41% grazie alle vendite all’estero.

Un dato incoraggiante per l’industria lariana che lo scorso anno ha guadagnato 10,6 miliardi di euro grazie all’export, segnando una crescita del 15,9% rispetto al 2020. Un trend positivo, ma peggiore rispetto alla media lombarda e nazionale, che hanno segnato rispettivamente un +19,1% e +18,2%. Il saldo della bilancia continua ad essere positivo, main diminuzione: nel 2021 si è attestato a +4,2 miliardi (-2,1%).

Anche rispetto al 2019, i valori sono in aumento: le esportazioni sono cresciute del 3,6% (contro il +6,6% regionale e il +7,5% nazionale) e le importazioni del 17,7% (a fronte del +11,8% lombardo e del +9,8% italiano).