Emergenza rientrata alla Borsieri di Lecco: niente licenziamenti

Le 27 infermiere della struttura verranno assunte

Alcune infermiere in presidio

Alcune infermiere in presidio

Lecco, 13 luglio 2017 - «Un accordo che restituisce dignità alle lavoratrici della Rsa Borsieri di Lecco». Sono le parole di Catello Tramparulo, segretario Fp Cgil di Lecco, al termine delle trattative per salvare 27 lavoratrici impiegate nella struttura. Dopo due mesi di estenuanti incontri, lunedì è stata sottoscritta un’ipotesi di accordo tra le organizzazioni sindacali, la Fondazione Sacra Famiglia (titolare della Rsa) e la Cooperativa sociale Kcs Caregiver (per la quale lavorano i dipendenti che hanno rischiato di rimanere a casa).

«Eera chiaro a tutti che l’incontro di lunedì sarebbe stata l’ultima occasione per evitare la procedura di licenziamento, formalizzata a tutte le lavoratrici lo scorso 30 giugno – indica Tramparulo –. Come organizzazioni sindacali abbiamo posto inizialmente il tema delle sedi, riuscendo ad escludere dall’accordo quelle più lontane da raggiungere come Cesano Boscone e Agrate Brianza».

«L'ipotesi di un accordo prevede l’impegno della Fondazione ad assumere 14 lavoratrici della Cooperativa con contratto a tempo indeterminato nelle strutture lecchesi, ovvero in centro città, a Maggianico e a Regoledo. Kcs ricollocherà le restanti dodici lavoratrici nelle strutture gestite nella province di Lecco e Monza Brianza». Nonostante, la formale chiusura del tavolo di trattativa, la Fp Cgil non ha mai smobilitato, anzi ha intensificato l’azione di sensibilizzazione e denuncia. «La caparbietà delle lavoratrici durante i presidi della struttura è stata premiata da moltissimi attestati di solidarietà, in particolare quelli giunti dai colleghi di altre strutture assistenziali della nostra provincia, rappresentano una grande risposta di maturità che l’intero comparto ha raggiunto». Nel pomeriggio di ieri, durante l’assemblea sindacale che si è svolta nella sede della Cgil di Lecco, è stata presentata l’ipotesi di accordo, che tra l’altro prevede una serie di adempimenti, così come richiesto in specifiche note a verbale dalla parte datoriale. Altrettanto articolato sarà l’iter previsto per «accompagnare» le lavoratrici verso le strutture previste dall’accordo. «Come organizzazione sindacale, riteniamo gli impegni assunti da Fondazione e dalla Cooperativa rappresentano un percorso utile per la salvaguardia dei posti di lavoro – spiega Tramparulo –. Come detto non smobilitiamo, anzi da oggi inizia il nostro lavoro più impegnativo: assistere le lavoratrici durante le procedure previste dall’intesa, trasformare l’ipotesi in accordo».

La vicenda delle 27 donne lasciata a casa senza lavoro aveva scosso l’opinione pubblica sollevando l’indignazione di tanti. Per trovare una soluzione si era creato un tavolo istituzionale, nel quale prefetto di Lecco, Liliana Baccari, con l’assessore ai Servizi sociali Riccardo Mariani e il presidente della Provincia Flavio Polano, hanno contribuito positivamente verso una soluzione condivisa.