Paderno, troppo pesante la statua di Leonardo. L'artista: "Userò una macchina del Genio"

La scultura è troppo pesante per essere issata lungo i ripidi gradini che portano al Santuario della Rocchetta, dove verrà inaugurata il primo maggio

La scultura di Paderno

La scultura di Paderno

Paderno d'Adda (Lecco), 28 aprile 2019 - La scultura di Leonardo a grandezza naturale commissionata dal Comune di Paderno all’artista brianzolo Andrea Gaspari per celebrare i cinquecento anni dalla morte del Genio è ormai pronta, ma è troppo pesante per essere issata lungo i ripidi gradini che portano al Santuario della Rocchetta, dove verrà inaugurata il primo maggio. L’opera che ritrae il Da Vinci con un rotolo di disegni in mano mentre indica l’Adda pesa infatti diversi quintali.

«Per installarla – spieg pera lo scultore – dovrò farmi ispirare proprio da Leonardo e da qualcuna delle sue macchine. Costruirò un argano al quale dovrò collegare una slitta. Sarà questa a scivolare sulla scala che sale verso la Rocchetta». A dargli una mano ci saranno sei aiutanti e Fiorenzo Mandelli, dal quale era arrivata l’idea originaria del ricordo dedicato al Vinciano. «A grandezza naturale, la scultura è in cemento fibro-rinforzato, quello che viene usato nei parchi di divertimento, e pesa due quintali – spiega Gaspari –. Sotto il braccio, Leonardo tiene un rotolo di disegni. Potrebbero essere gli studi che stava preparando per la sua prima idea del Naviglio. Con l’altra mano indicherà il fiume, con le sue rapide, che scorre sotto il santuario, che nell’epoca di Leonardo, a Paderno, esisteva già». Finanziata dall’amministrazione di Paderno Dugnano, la manifestazione con l’inaugurazione della statua alla “Rocchetta”, santuario sulle alzaie del fiume leonardesco, mercoledì aprirà gli appuntamenti dedicati al Genio. Nel pomeriggio è previsto un concerto, con prove aperte, del Coro Glap. La programmazione sul Vinciano continuerà a Cascina Maria, con incontri sulla storia del Naviglio e gli studi di Leonardo sull’acqua.

Fortificazione romana, location che aveva la funzione di vedetta sul guado del fiume, confine con la Repubblica Veneta, la Rocchetta era stata costruita nel 1352, grazie al finanziamento di Bertrando da Cornate. Sostenitore, peraltro, anche del Duomo di Milano. Aperto al culto, il santuario era gestito dagli Agostiniani. Dopo la metà del 1500, verificati problemi di gestione delle offerte, il cardinal Borromeo lo affidò alla parrocchia di Porto d’Adda. È aperto, ogni giorno, grazie a all’impegno di Fiorenzo Mandelli, che fa da guida e ne tramanda ai visitatori la storia.S.P.