Il pass Ztl è stato revocato, si becca dodici multe

La vicenda dell'avvocato Beccalli rischia di creare una nuova via Balicco bis: "Farò ricorso"

Via Cairoli, l’ingresso della Zona a traffico limitato

Via Cairoli, l’ingresso della Zona a traffico limitato

Lecco, 15 luglio 2018 - Ha collezionato dodici multe per altrettanti accessi non consentiti nella zona a traffico limitato per un ammontare complessivo che sfiora i mille euro. E ora farà ricorso "perché nessuno mi aveva comunicato che il mio pass era stato revocato". La vicenda di Gianmarco Beccalli rischia di riaprire un nuovo caso via Balicco, quando migliaia di automobilisti vennero sanzionati - il record lo toccò una signora con quasi cento multe collezionate - per essere entrati "inconsapevolmente" nella strada a lato della stazione inserita dal Comune nella zona a traffico limitato. Scoppiò un pandemonio: le multe avevano superato il milione di euro e per far valere le proprie ragioni i cittadini si erano rivolti direttamente al tribunale, sostenendo di non essere a conoscenza che l’occhio elettronico installato tempo prima all’ingresso di via Balicco fosse stato nel frattempo attivato. È la tesi che in questo caso sosterrà anche Beccalli, che tra l’altro nella vita fa pure l’avvocato e in qualche modo è agevolato.

"Da quanto ho potuto capire non sono l’unico in questa situazione - spiega - ma forse sono anche un caso anomalo". L’anomalia sta nel fatto che Beccalli possiede (dal 2006) un pass per poter raggiungere il suo garage che si trova all’interno della Ztl. "Tutto è sempre filato via liscio: il pass scadeva a fine anno e poi si rinnovava automaticamente". Fino a quest’ultima volta "quando il Comune ha deciso di fare un po’ di pulizia perché c’erano troppe licenze, magari per persone che in centro non ci abitavano nemmeno più o addirittura erano decedute". Il Comune revoca tutti i pass avvisando tutti i possessori della decadenza prima fissata per il 30 aprile e poi posticipata al 2 maggio scorso. "Io però avendo solo un garage e non essendo residente in città, non ho ricevuto alcuna comunicazione. E nemmeno sono tenuto ad andare sul sito del Comune per venirne a conoscenza". Così l’avvocato Beccalli, ignaro delle novità, entra e esce dal suo garage come tutti i giorni. "La telefonata mi è arrivata il 22 maggio scorso quando ormai avevo accumulato dodici multe: a quel punto ho scoperto tutto". Il colloquio con il comandante dei ghisa è servito per capire che nella sua situazione ci sono altri ma ora Beccalli dovrà per forza «fare ricorso al giudice di pace puntando sulla mia assoluta inconsapevolezza". Basterà?