Zibido, torna la roulette dei sassi dal cavalcavia

Salva una coppia che passava sulla Provinciale. Caccia a una baby-gang

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Zibido San Giacomo, 29 ottobre 2020 - Ancora sassi lanciati dai ponti da ragazzini. Accaduto a Zibido San Giacomo, lungo la strada che da Trezzano porta al centro abitato: vittima una coppia diretta a Binasco. A bordo della loro auto stavano passando sotto il ponte ciclopedonale che scavalca la Provinciale 139 quando sono stati colpiti dal lancio di sassi, pare ad opera di 7-8 ragazzini. Per fortuna sono rimasti illesi, anche se l’auto è rimasta danneggiata.

A segnalare il fatto prima sui social e poi all’amministrazione comunale è stata la figlia della coppia, preoccupata per un fatto che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. "Voglio pensare che questi ragazzi non siano realmente coscienti di ciò che fanno", il commento della donna. Quel ponte ciclopedonale già stato teatro di un evento analogo sempre ad opera di gruppetto di minorenni. Era l’8 maggio del 2018 quando una Hyundai i20, con a bordo marito moglie e figlio, mentre transitava sotto il ponte era stata colpita da un grosso sasso che aveva danneggiato il cofano.

Quel ponte che collega le due parti di via Deledda è nascosto nel verde e verosimilmente i sassi vengono recuperati dal terreno della massicciata. Come mostrano evidenti segni rimasti nel suolo ancora umido per la pioggia. Al momento non sarebbe ancora stata presentata una formale denuncia contro ignoti ai carabinieri, che hanno ricevuto solo richiesta di informazioni dalla polizia locale.

Solo pochi giorni fa, a Melegnano, sassi grandi come noci erano piovuti dal cavalcavia dell’autostrada sulle auto in transito. Per questo caso erano stati fermati, in tempo per evitare una tragedia, tre ragazzini di Carpiano, scoperti da un automobilista che ha impugnato lo smartphone e li ha registrati tutti in un video. E così i tre amici – due minori di 17 anni e uno da poco 18enne – sono stati rintracciati dalla Polstrada di San Donato, identificati e denunciati a piede libero per il reato di getto pericoloso di oggetti.

Non si tratta di casi isolati. Nel 2017 una volontaria di Cernusco, Nilde Caldarini, fu uccisa sulla Pobbiano-Cavenago da un sasso di un chilo e quattro etti lanciato contro la macchina sulla quale viaggiava di ritorno da un incontro di preghiera. In quel caso, nessun colpevole. Un altro caso recente è avvenuto il 28 luglio nel Sud Milanese a Noviglio: due giovanissimi avevano lanciato sassi contro un autobus della linea Milano-Rosate. Allora l’autista fu costretto una frenata brusca durante la quale rimase ferita una ragazza di 21 anni.