Virus sinciziale, allarme a Lecco: 15 bambini ricoverati per bronchiolite

"Siamo di fronte a un’epidemia", spiega Roberto Bellù, direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asst di Lecco

Allarme bronchioliti

Allarme bronchioliti

Lecco - Epidemia virale tra neonati e bambini, non di Covid-19, ma di bronchioliti. In ospedale all’Alessandro Manzoni di Lecco sono 15 i piccoli pazienti ricoverati: alcuni versano in condizioni serie e sono tenuti sotto stretta osservazione nel reparto di Terapia intensiva neonatale, gli altri invece sono ricoverati nel reparto di Pediatria. La metà dei posti letto disponibili per pazienti pediatrici è occupata da bimbi con virus respiratorio sinciziale. Altri cinque si trovano in Pediatria al San Leopoldo Mandic di Merate. Sono tutti molto piccoli. "Siamo di fronte a una epidemia", spiega Roberto Bellù, direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asst di Lecco, la cui Terapia intensiva neonatale è un centro regionale che accoglie piccolissimi pazienti provenienti da tutta la Lombardia. Molti dei giovanissimi degenti sono però lecchesi. Per fronteggiare la situazione d’emergenza i reparti pediatrici sono stati “rivoluzionati“, proprio come successo durante le ondate di coronavirus, perché il Vrs, cioè il virus respiratorio sinciziale appunto, è molto contagioso e occorre isolare neonati e bimbi infetti.

In alcuni asili le classi risultano decimate con il 40% di bimbi assenti e le stesse maestre chiedono ai genitori di non portarli a scuola se presentano sintomi sospetti. "Il periodo che stiamo vivendo impone, ancor più che nel passato, di prestare massima attenzione a questo genere di situazioni – si legge in un avviso diramato dalle insegnati di un asilo – È fondamentale salvaguardare la salute di tutti e di ciascuno". Tra gli adulti continua invece a dilagare il Covid. I ricoveri in ospedale sono aumentati: ieri i pazienti a Lecco con SARS-CoV-2 erano 34, rispetto ai 25 di inizio settimana e ai 19 di settimana scorsa: in 4 sono in Terapia intensiva. A differenza dei bimbi con bronchioliti molti provengono sono stati trasferiti all’Alessandro Manzoni per alleggerire gli ospedali sovraccarichi di altre province. La massiccia adesione alla campagna vaccinale sta infatti limitando i danni nel Lecchese. Per garantire anche la terza dose a tutti in tempi rapidi nel Meratese è stata individuata l’area di via don Cesare Cazzaniga come hub vaccinale al posto di quello allestito alla Technoprobe di Cernusco che è stato chiuso.