Verderio, ecco la fabbrica del riciclo: una nuova vita per 55mila tonnellate di rifiuti

È stato inaugurato il nuovo impianto per selezionare, dividere e smistare i rifiuti riciclati da 1 milone e mezzo di lombardi

L'inaugurazione dei nuovi impianti di Seruso

L'inaugurazione dei nuovi impianti di Seruso

I rifiuti dei lombardi hanno una seconda vita. Oltre 55mila tonnellate di spazzatura prodotti ogni anno da quasi 1 milione e mezzo di lombardi “risorgono” e da immondizia da buttare diventano materiali preziosi da riutilizzare. Rinascono in Brianza, a Verderio, nei capannoni di Seruso - una Spa privata controllata dalla municipalizzata lecchese della raccolta e smaltimento dei rifiuti - dove è stato completamente rinnovato un impianto in grado di selezionare appunto 55mila tonnellate all’anno di rifiuti riciclabili derivanti dalla raccolta differenziata di 1,2 milioni di cittadini nelle province di Lecco, Monza e Brianza, Bergamo, Milano, Pavia e Como.

È una vera e propria ''fabbrica del riciclo'' costata oltre 11 milioni di euro dove vengono trattati imballaggi in plastica, in metallo e poliaccoppiati a base cellulosica. Grazie ad un avanzato sistema di vagli meccanici e separatori ottici di precisione, ogni singola tipologia di materiale viene selezionata e successivamente inviata nei consorzi di filiera per rinascere sotto forma di nuovi prodotti e oggetti. Il cantiere ha richiesto 6 mesi di lavori e un investimento di 11,2 milioni di euro per il completo rifacimento dell’impianto preesistente, 15 anni dopo la sua iniziale apertura. Ci sono 6 diverse tecnologie di separazione automatica di plastiche, alluminio, acciaio, tetrapak; oltre 100 nastri trasportatori che si sviluppano per 1,4 chilometri; 15 separatori ottici di precisione capaci riconoscere i rifiuti in base alla singola tipologia; fino a 20 tipi di materiali selezionati; 13 tonnellate trattate ogni ora.

L’impianto rappresenta una vera e propria eccellenza nel riciclo degli imballaggi in plastica come bottiglie, contenitori, flaconi, che a Verderio vengono riconosciuti in base al polimero da cui sono composti e anche al loro colore. In questo modo si differenziano fino a 16 plastiche diverse, rispetto alle 9 precedentemente selezionate, che possono essere avviate a recupero di materia. Grande attenzione è stata posta al miglioramento delle prestazioni di selezione della cosiddetta “frazione fine”, costituita da rifiuti di dimensioni ridotte il cui riciclo è tipicamente più complesso, grazie ad un nuovo separatore ottico.

Questa nuova funzione consentirà una riduzione ulteriore della frazione di scarto. Il taglio del nastro, con il contestuale avvio ufficiale dell’impianto, è avvenuto oggi, alla presenza del presidente di Seruso Massimiliano Vivenzio, del direttore Omar Sozzi e dei presidenti dei tre soci: Francesca Rota di Silea, Alberto Fulgione di CEM Ambiente e Daniela Mazzuconi di Brianza Energia Ambiente.

“Rendiamo ancora più sostenibili, ambientalmente ma anche economicamente, gli sforzi che i cittadini svolgono quotidianamente per la raccolta differenziata”, le parole di Massimiliano Vivenzio. “Sono questi gli investimenti di cui il Paese ha sempre più bisogno per costruire un sistema virtuoso di economia circolare”, commenta Francesca Rota “Oggi più di prima possiamo dire ai nostri cittadini di continuare con cura e costanza a differenziare i rifiuti e che il loro impegno non è inutile bensì indispensabile”, aggiunge Alberto Fulgione.

“La risposta migliore ai problemi legati allo smaltimento dei rifiuti sta nel perseguire una selezione dei materiali raccolti che consenta di recuperare il massimo possibile, riutilizzando tutte le materie ricavate, senza inutile dispendio di energia”, chiosa Daniela Mazzuconi. “E' indispensabile realizzare nuovi impianti – dice il direttore generale di Silea, Pietro Antonio D’Alema -. L’economia di scala è indispensabile per garantire la sostenibilità ambientale e economica degli investimenti”. “Il passaggio verso l’economia circolare ha bisogno dell’innovazione, della tecnologia e delle imprese”, il messaggio dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo