Matrimoni "stranieri" a Varenna: la posizione della Curia diventa un caso

Mauro Manzoni: "Limitare l'attività è una sorpresa per tutti"

Matrimonio (foto repertorio)

Matrimonio (foto repertorio)

Varenna (Lecco), 4 novembre 2017 - Sulla questione matrimoni a Varenna interviene il sindaco Mauro Manzoni che sottolinea che “l’indicazione della Curia di limitare i matrimoni in Varenna è stata una sorpresa per tutti noi; si è resa manifesta con lettera del Vicario Pastorale della zona III di Lecco Rolla. Sotto il profilo della “convenienza pastorale” della Chiesa va ovviamente rispettata e si comprendono le motivazioni religiose che suggeriscono di evitare celebrazioni nuziali di persone prive di legami con la parrocchia varennese”.

Tuttavia, posto che gli atti del Sinodo, al quale la stessa lettera si richiama, sono stati promulgati il 1° febbraio 1995 e che a Varenna, da oltre 20 anni, sono stati celebrati tali matrimoni non certo contro la volontà della Curia, ma in base alla discrezionalità del Parroco, sarebbe auspicabile il permanere di tale possibilità - pur nella consapevolezza che tale facoltà comporti per l'attuale amministratore parrocchiale di Varenna, reggente più parrocchie, una certa mole di lavoro. “Il desiderio di sposarsi – sottolinea il primo cittadini - in un luogo significativo per la coppia, come Varenna (o Piona o altro), è sempre più sentito: non è un fatto estetico o di moda, ma simbolico, è la ricerca di un momento sereno e meditativo, laddove l’ambiente si propone come un valore spirituale universale.

E i luoghi sono sempre più universali, alla portata di tutti”. D’altra parte lo stesso vicario da un lato motiva la decisione con un fatto oggettivo, quando dice che la situazione che si è venuta a creare, cioè la mancanza di un parroco titolare della parrocchia, non è più compatibile con un numero di matrimoni così elevato, dall’altro lascia uno spiraglio aperto, quando aggiunge che la norma potrebbe essere interpretata in modo meno restringente se gli sposi decidessero di portarsi il loro sacerdote di riferimento. “In altre parole – aggiunge il sindaco - il vero problema è la discrezionalità e il sovraccarico del parroco di Perledo. Noi speriamo che la contingenza del troppo lavoro per il reggente sia superabile, e su questo fondiamo la speranza che molte coppie potranno ancora sposarsi in chiesa a Varenna, e che possano coronare la propria storia d’amore in un “luogo del cuore”, in questo caso nella nostra chiesa di San Giorgio. Ho volutamente tralasciato gli aspetti turistico-economici tanto scontati quanto essenziali allo sviluppo del paese. Aggiungo che comunque gli sposi che volessero sposarsi in paese si rivolgerebbero comunque ad altra località amena a discapito di Varenna con conseguente perdita di immagine e anche, in ultima istanza, con un significativo svantaggio economico per tutti”.