Vanno al massimo, ma senza inquinare

L’asso del volante Nicola Ventura ha conquistato con la moglie Monica Porta il primo Campionato italiano Energie alternative

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di Daniele De Salvo

"Donne e motori, gioie e dolori", recita un proverbio popolare. Il Lewis Hamilton delle auto ecologiche ha però smentito definitivamente il luogo comune, perché per lui donne e motori sono solo un’unica gioia. L’asso del volante dei campionati green Nicola Ventura di 45 anni di Paderno d’Adda ha infatti conquistato anche il primo Campionato italiano Energie alternative su ghiaccio insieme alla moglie 43enne Monica Porta, compagna di vita e di pista, che gli siede accanto sulla loro 500 Abarth alimentata a biometano con l’importantissimo ruolo di navigatrice.

L’ennesimo titolo i due se lo sono aggiudicati tra l’altro il 14 febbraio giorno di San Valentino patrono degli innamorati, nella splendida location innevata di Pragelato, in Piemonte. Nonostante il precedente palmares tra un campionato mondiale e cinque tricolori non era per nulla scontato che moglie e marito vincessero pure l’Ice challenge green, cioè il primo Campionato italiano Energie alternative su ghiaccio, perché la loro 500 Abarth con un rigido assetto stradale non sarebbe l’auto ideale per un terreno che nemmeno conoscevano. Eppure non c’è stata storia.

"Nelle prime due gare abbiamo cercato di dare tutto, ma al tempo stesso abbiamo studiato il circuito per cogliere ogni elemento che potesse tornarci utile per eventuali correzioni da applicare alle restanti 3 gare – spiega il driver -. Gli elementi chiave per vincere sono stati una buona trazione, tanta costanza di erogazione dell’impianto metano che si è rivelato una garanzia anche a temperature di -18 gradi e la grande capacità di adattarci alle continue variazioni. Abbiamo dominato su tutti i fronti e sinceramente non ce lo aspettavamo perché siamo arrivati sul ghiaccio, ambiente che non conoscevamo, convinti di dover inseguire". Nella loro migliore gara, che consiste in prove di regolarità e di minor consumi non di velocità, hanno registrato uno scarto medio di appena 1,86 decimi di secondo, un record assoluto nelle competizioni di energie alternative, una performance da orologio svizzero. Gradino più alto del podio a parte, il risultato più importante è stato però forse aver dimostrato ancora una volta che i veicoli ecologici non hanno nulla da invidiare a quelli a benzina, anzi.