Valsecchi interrogato dal gip: "Sono stato aggredito, ho reagito"

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"Sono stato aggredito all’esterno di un bar, buttato a terra e quando mi sono rialzato ho reagito". È quanto ricostruito ieri nell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari Paolo Salvatore, da Michele Valsecchi che il 23 dicembre scorso ha accoltellato nel rione Maggianico di Lecco un 35enne di Civate tuttora ricoverato in ospedale.

Il giovane calolziese, assistito dall’avvocato Marcello Perillo, in videoconferenza dal carcere di Lecco ha risposto alle domande del Gip Paolo Salvatore. Nel pomeriggio del 23 dicembre scorso, al termine di una rissa in via Michelangelo, Michele Valsecchi ha estratto, secondo l’accusa, una lama e colpito al petto e all’addome il 35enne di Civate. Quindi è tornato a casa e in serata si è costituito ai carabinieri, raccontando quanto accaduto nel pomeriggio a Lecco. Inizialmente era stato lasciato a piede libero, ma il giorno dopo il 25enne, figlio di Stefano Valsecchi, in carcere con l’accusa di omicidio per aver ucciso Salvatore De Fazio il 13 settembre scorso a Olginate, è stato raggiunto dai militari nell’abitazione di famiglia in via alla Cà di Calolziocorte e, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta del Pubblico ministero Paolo Del Grosso, condotto nel carcere di Pescarenico con l’accusa di tentato omicidio.

Ieri Michele Valsecchi ha risposto a tutte le domande del Gip, sostenendo che ha reagito dopo essere stato aggredito. Al termine dell’interrogatorio il suo legale, l’avvocato Marcello Perillo ha detto: "Leggerò attentamente il fascicolo e dopo quanto emerso valuterò il ricorso al Riesame o l’istanza al Pm per una misura meno afflittiva".A.Pa.