Valmadrera, crisi Husqvarna: i timori dei lavoratori

Scrivono una lettera: "È stato dato ordine di installare telecamere di sorveglianza all’esterno dell’azienda. Come se il nostro presidio possa rappresentare un pericolo"

Il presidio dei lavoratori

Il presidio dei lavoratori

Valmadrera (Lecco), 1 giugno 2019 - Continua il presidio dei lavoratori della Husqvarna fuori dai cancelli dell’azienda di Valmadrera. Circa 80 lavoratori su 102 rischiano di perdere il posto di lavoro e per questo da lunedì si trovano in assemblea permanente. Il loro obiettivo è riaprire un confronto con la multinazionale svedese che preveda altre soluzioni alla dismissione completa. Intanto hanno scritto una lettera aperta in cui spiegano la propria posizione, sentendosi maltrattati dall’amministrazione dell’azienda. «In questi ultimi mesi la situazione è degenerata – spiegano nella lettera –. A fronte di svariate comunicazioni, soprattutto quella inerente alla chiusura, la scelta dell’amministratore è stata quella di interpellare una parte di lavoratori, escludendone altri. A nostro avviso questo è stato un comportamento discriminante». Non solo.

«È stato dato ordine di installare telecamere di sorveglianza all’esterno dell’azienda. Come se il nostro presidio possa rappresentare un pericolo, ma non capiamo il motivo. Un altro evento ci lascia sgomenti. In questi giorni un corriere di Amazon ci ha lasciato frettolosamente un pacco personale per l’amministratore e quindi lo abbiamo subito inserito nella casella postale, senza maneggiarlo o aprirlo, per rispetto. Questo gesto non è stato assolutamente apprezzato dalla direzione che ha comunicato l’intenzione di denunciare le persone coinvolte, che però hanno agito in totale buona fede. Possiamo credere che la direzione abbia pensato che i dipendenti dal sito di Valmadrera, anziché lavoratori, in realtà potessero e possano essere visti come vandali? Non ci crediamo». Altro punto dolente per i lavoratori è l’indifferenza mostrata dall’azienda che ha negato la concessione all’uso dei servizi igienici aziendali durante il presidio permanente.

«Questo è stato un elemento di umiliazione per i lavoratori, sottolinea il distacco totale della direzione, soprattutto perché la multinazionale ha sempre avuto un codice etico – scrivono nella lettera –. Non abbiamo sempre condiviso le scelte di questa dirigenza, ma nonostante tutto le abbiamo metabolizzate con sacrificio, pur di proseguire nell’attività lavorativa e non pregiudicare il nome Husqvarna». Lunedì sarà una giornata cruciale per i dipendenti. Al mattino ci sarà un vertice negli uffici di Confindustria, mentre per il pomeriggio è convocata l’Unità di crisi in P