Usura, è allarme: a Lecco credito agevolato a chi rischia

Casi in aumento: un patto per arginare le infiltrazioni mafiose e della criminalità. Procedure di rientro del debito per consumatori e piccole imprese

Militari della Guardia di Finanza

Militari della Guardia di Finanza

Lecco, 20 aprile 2021 - Un patto contro l’usura, per prevenire e combattere "il welfare mafioso di prossimità". Il primo passo è l’intesa promossa dalla Prefettura di Lecco e sottoscritta ieri da enti locali, forze sociali, organizzazioni economiche e associazioni con l’obiettivo di arginare l’infiltrazione mafiosa e la criminalità. È il secondo accordo in Lombardia, dopo quello di Milano.

Nel 2020 a livello regionale le denunce di usura sono state 37, 20 in più del 2019, e anche nel 2021 si registra un ulteriore aumento di casi. Ora c’è uno strumento, messo a disposizione dallo Stato e schierato proprio da Milano e dalla provincia di Lecco: agevolare e facilitare l’accesso al credito per i consumatori e per le piccole imprese, con procedure di rientro dal debito. Il prefetto Castrese De Rosa mette in chiaro la filosofia: "Siamo chiamati a dare una risposta efficace a un problema reale di una provincia ricca e attiva come quella di Lecco e per questo esposta al rischio. Se la richiesta di liquidità non trova immediata risposta nella legalità, si rischia di cedere alla tentazione di soldi immediati, magari attraverso l’interfaccia amica di un soggetto già caduto nella rete degli usurai". "Il documento - ha aggiunto Marcella Nicoletti, capo di gabinetto della Prefettura di Lecco - non è stato importato ma disegnato sul territorio lecchese, quindi sulla rete di medio piccole imprese".

Il punto di partenza – come rimarcato dalla Procura di Lecco, attraverso il Pm Paolo Del Grosso - è prevenire il rischio e di non agire a posteriori, quando si sono già consumati i reati. L’ultima inchiesta "Cardine-Metal Money", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e condotta dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria (Gico) di Milano e di Lecco e dalla Squadra Mobile di Lecco, ha smascherato infiltrazioni mafiose nel Lecchese e in Lombardia e ha portato in carcere 16 persone a inizio febbraio. L’azione della Prefettura non si è mai fermata e in pochi mesi il prefetto di Lecco, Castrese De Rosa, ha adottato sette interdittive antimafia.

"Questi numeri – ha osservato Ersilio Secchi, presidente del Tribunale di Lecco – dimostrano che sono state effettuate numerose azioni per fronteggiare il fenomeno dell’usura e come tribunale abbiamo recentemente istituito una sezione penale con un giudice che si occuperà di giudicare quei reati".