"Un unico ponte ferroviario e stradale al posto del San Michele"

Da lunedì il collegamento riaprirà anche ai treni. Massimo Cocchi: "In questo modo si eviterebbe di sventrare la valle"

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PADERNO D’ADDA

Un unico ponte ferroviario e stradale insieme, invece di due separati, per sostituire e mandare definitivamente in pensione nel giro di tre lustri il San Michele, prima che rischi ancora di crollare e di chiuderlo di nuovo. A chiedere che al posto dell’attuale ponte tra Paderno e Calusco che lunedì mattina riaprirà i battenti anche ai treni venga costruito un solo nuovo ponte invece dei due ipotizzati dagli ingegneri di Rfi, sono sia i vertici del Parco Adda Nord sia l’assessore ai Lavori pubblici di Calusco Massimo Cocchi, che è anche consigliere provinciale di Bergamo. "In questo modo si eviterebbe di sventrare la valle dell’Adda in due punti diversi – spiega quest’ultimo -. Proprio per preservare l’ambiente e il paesaggio sarebbe meglio realizzare una sola struttura su cui passano lungo un lato la linea ferroviaria e sull’altro il piano viario, entrambi allo stesso livello sebbene tra essi indipendenti invece che sovrapposti come ora sul San Michele".

La soluzione, che dovrebbe svilupparsi sul versante a monte del San Michele,non piace tuttavia ai "colleghi" di Paderno ma nemmeno di Robbiate, perché temono che la nuova strada di innesto al futuro nuovo viadotto comporterà un incremento ingestibile di traffico nelle aree centrali dei due paesi. "Ultimato o quasi l’intervento di ristrutturazione e consolidamento del San Michele, che tra pochi giorni tornerà completamente fruibile a due anni dalla chiusura la vera sfida è sedersi tutti attorno a un tavolo per pensare insieme al nuovo viadotto sull’Adda", insiste però l’assessore e consigliere provinciale bergamasco, rimarcando "viadotto", al singolare. Daniele De Salvo