Sono i più belli e più alti. E anche i più caratteristici, oltre che estremamente vetusti. Sono dei veri e propri monumenti viventi verdi. Si tratta di un cedro e di quattro esemplari di pino strobo che crescono nel Parco Lorla, un piccolo polmone verde realizzato nel 1816 da ricchi mercanti dell’epoca nel cuore di Bellano, destinato a diventare un giardino botanico tra l’Orrido, altra meraviglia della natura e il gioiello della chiesa di San Nicolao. Pur non essendo classificate come piante monumentali, probabilmente hanno più di un secolo. Senza di esse il parco non sarà più lo stesso, dovranno però essere abbattute. "Siamo dispiaciuti di dover procedere all’abbattimento ma, ci tengo a sottolinearlo, è un intervento necessario per garantire la sicurezza – annuncia e spiega il sindaco Antonio Rusconi -. A Bellano abbiamo già visto cosa può accadere in seguito alla caduta di albero di grosse dimensioni". Nel 2019 due grossi alberi sono crollati durante la Pesa Vegia, la Feste delle feste sul lago di Como, ferendo due passanti, o al platano che si è schiantato su una passerella dell’Orrido. Il verdetto è stato emesso dopo che gli agronomi hanno passato in rassegnare le 52 piante, tra pini strobi, pini silvestri, cedri, tassi, bagolari, cipressi, tuja, 87 palme e 14 arbusti che costituiscono il Parco Lorla. Se cadessero, abbatterebbero la torretta ottocentesca della Lorla, sull’oratorio oppure sul cimitero. "Sono stati riscontrati degrado del colletto, marciume, funghi alle radici, problemi di stabilità e di ancoraggio al terreno – continua il primo cittadino -. Non abbiamo alternative. Per altre alberature invece saranno necessari interventi di manutenzione straordinaria e potature". Il parco acquisito dal Comune solo nel 2019, per decenni è del resto rimasto incolto e abbandonato. Ora invece si appresta a rinascere, grazie a un progetto di riqualificazione da 1 milione di euro. "A breve sarà indetta la gara di appalto ed entro fine anno si procederà con i lavori – annuncia il sindaco -. Il Parco Lorla potrà così finalmente essere visitato e goduto da bellanesi e turisti".
CronacaUn milione di euro per far rinascere l’antico polmone verde di Bellano