Tutti sul lago e in montagna: un assalto di turisti

Primo ponte dopo la chiusura totale già da dimenticare. Spiagge e città affollate. Code, incidenti e rientro al rallentatore

I giardini al Lido di Mandello

I giardini al Lido di Mandello

Lecco, 3 giugno 2020 - Primo ponte post-lockdown in coda, sia all’andata, sia al ritorno. Se domenica e lunedì in migliaia sono rimasti bloccati in Super per raggiungere il lago, la Valsassina, l’Alto Lario e la Valtellina, prendendo d’assalto le montagna e i lidi che sembravano quasi la riviera romagnola a Ferragosto, ieri a rendere ancora più difficoltoso il contro esodo da bollino nero ci si è messo anche il maltempo con pioggia e grandine, che ha fatto letteralmente scappare tutti in blocco i villeggianti e turisti che stavano affollando le località turistiche lecchesi.

Tra Abbadia Lariana e Verano Brianza in direzione sud verso Milano della Statale 36 si è fermato un lungo serpentone di quasi 35 chilometri di macchine ferme o in marcia a passo d’uomo. Una situazione analoga si è verificata anche tra Colico e Lierna dove tra l’altro per un cantiere la carreggiata risultava ristretta a una corsia ed è stato quindi istituita l’uscita obbligatoria allo svincolo di Bellano sud per la Sp 62 e la 72, mentre a Nibionno in direzione sud si è verificato un grave incidente motociclistico con due centauri finiti contro un camper sbalzati di sella e soccorsi dai sanitarie dell’eliambulanza di Milano. Problemi pure sulla nuova Lecco–Ballabio con 5 chilometri di coda all’innesto con la SS36 e nel tunnel dell’Attraversamento di Lecco. Caos sulle strade e tanta gente all’aperto anche nel Comasco. Anche nel Capoluogo nel pomeriggio era praticamente impossibile trovare parcheggio. Tanti turisti alla funicolare e a spasso sul lungolago.

Anche la Tremezzina è stata presa d’assalto ora che Villa Balbianello a Lenno e Villa Carlotta a Tremezzina hanno ormai ripreso da alcuni giorni ad accogliere il pubblico, seguite ora dal Museo di Villa Bernasconi a Cernobbio che lunedì ha riaperto le porte che prevede accessi contingentati e il rispetto delle distanze, permettendo l’ingresso ad un massimo di 8 visitatori ogni ora. Per la ripartenza dopo lo stop forzato, è stata ideata una modalità in stile giocoso e interattivo, invitando i visitatori a trasformarsi nientemeno che in "ladri di storie": così, con un semplice storytelling, l’osservanza delle norme di igiene e sicurezza diventa un gioco, dove un ladro che si rispetti deve introdursi in casa indossando i guanti per non lasciare impronte e muoversi tra una stanza e l’altra con il volto ben coperto da una maschera, avendo cura di non superare le strisce di delimitazione delle scene del crimine. Ma in generale, tutto il Lario è stato preso d’assalto da persone e famiglie, con il tentativo, spesso ben riuscito, di mantenere il doveroso distanziamento ed evitare assembramenti, anche nei luoghi più visitati e frequentati e sulle spiagge.