I ragazzi snobbano il turismo

L’allarme di Beri, presidente di Federalberghi: «Non troviamo personale»

Catering

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Varenna, 10 luglia 2019 - Sulla riviera romagnola pare che all’appello manchino qualcosa come cinquemila addetti al settore turistico, che da quelle parti ha sempre trainato l’economia. A fronte di spiagge affollate, locali presi d’assalto, alberghi pieni e ristoranti inaccessibili senza prenotazione si registra una crescente mancanza di personale qualificato che spaventa gli albergatori e gli operatori turistici.

Mancano soprattutto figure professionali come cuochi, lavapiatti, baristi, braccianti in spiaggia, receptionist e il personale di sala. Tolti i bagnini, lo stesso fenomeno si sta registrando purtroppo anche sul lago di Como, seppur in misura e percentuali diverse. A fronte di una stagione turistica che sta andando a gonfie vele dopo un maggio difficile dal punto di vista climatico, le strutture ricettive del Lecchese fanno fatica a trovare personale qualificato. L'allarme arriva dal presidente di Federalberghi Lecco e vicepresidente vicario di Confcommercio Lecco, Severino Beri. «Quella della carenza di addetti è una realtà contro cui ci scontriamo da diverso tempo e quest’anno pare essersi accentuata attestandosi su un 10%». Il personale più difficile da ricercare è soprattutto quello specializzato: dai cuochi ai camerieri, passando per i receptionist che ovviamente devono sapere l’inglese. Le cause? Più di una tra cui anche «la vicinanza con la Svizzera dove gli stipendi sono più alti e ovviamente anche più attrattivi», fa notare lo stesso Beri che poi però punta il dito contro «la scarsa disponibilità ad accettare orari che inevitabilmente sono quelli di una struttura turistica».

«La sensazione è che molti giovani che cercano un lavoro si stiano facendo sfuggire delle opportunità per provare un’occupazione sicuramente impegnativa ma anche gratificante non solo dal punto di vista economico». Per dirla tutta la sensazione è che in molti vogliano un lavoro vicino a casa, ben pagato e possibilmente senza far troppa fatica. Il punto è che il reddito di cittadinanza rischia purtroppo di incentivare il fenomeno creando un mondo di giovani senza il bisogno di dover cercare lavoro.