Il pm Chiara Monzio Compagnoni ha disposto l’autopsia, che verrà effettuata al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ma che la morte di Ryszard Badach, operaio polacco di 48 anni, residente a Lallio, sia riconducibile a un gesto estremo, non paiono esserci dubbi. A sostegno di questa ipotesi il fatto che l’uomo già in passato aveva manifestato questi propositi. Risulta infatti che soffrisse di disturbi psichici e che già lo scorso anno a dicembre, si era allontanato da casa mettendo in allarme i parenti. Il taglio alla gola, che presentava dopo la scoperta del corpo, trovato semi sommerso a Calcio, lunedì pomeriggio, in un canale che confluisce nel fiume Oglio, proprio sotto il viadotto dell’alta velocità, potrebbe essere stato causato dall’attrito con un tronco d’albero mentre era in acqua, o da qualche animale. Secondo una ricostruzione il 48enne era andato in quella zona, quattro giorni fa, perché la conosceva bene, li andava a pescare. Aveva parcheggiato la sua Volkswagen Passat. Di lui poi si sono perse le tracce fino a lunedì quando è stato scoperto il corpo.
CronacaTrovato morto nel fiume Disposta l’autopsia Si pensa al gesto estremo