Lecco, treni bocciati. Il comitato pendolari: "Trenord e Rti, meritiamo un servizio serio"

Il sodalizio, dopo i dati diffusi da Trenord sul gradimento, ha avviato una raccolta firme fra gli insoddisfatti

La stazione di Lecco

La stazione di Lecco

Lecco, 30 settembre 2022 - Le vacanze non hanno fatto bene al servizio ferroviario lombardo, alle prese con i problemi di sempre: convogli in ritardo, treni soppressi all’ultimo momento e vagoni sovraffollati nelle ore di punta. Una situazione insostenibile per i pendolari che hanno già perso la pazienza e in attesa delle risposte di Regione Lombardia hanno deciso di promuovere una raccolta di firme.

"Ci meritiamo un servizio serio – spiega Franco Aggio rappresentante regionale dei viaggiatori insieme a Giorgio Dahò, Stefano Lorenzi e Francesco Ninno – negli ultimi due mesi Rfi e Trenord hanno causato una serie incredibile ritardi e soppressioni. Cavi elettrici che cadono, passeggeri abbandonati a sé stessi, passaggi a livello guasti, binari e rotaie che si usurano, centinaia di corse del passante ferroviario di Milano cancellate con rimpalli di responsabilità reciproci, linee turistiche come la Lecco – Tirano interrotte completamente nel periodo estivo, cioè il periodo di maggior afflusso di turisti in Valtellina".

E ancora: "Scioperi del personale di Trenord che anziché causare un danno al datore di lavoro lo causano ai viaggiatori. Agli utenti, unici soggetti coinvolti che non hanno diritto di sciopero, è perfino negata la possibilità di confronto con il soggetto che dovrebbe regolare e controllare, giacché Regione Lombardia da anni ormai nega ogni confronto ai comitati dei pendolari, in spregio alle norme vigenti".

A far saltare la mosca al naso a oltre una ventina di associazioni di pendolari i dati del sondaggio, diffuso da Trenord, secondo cui nel secondo semestre del 2021 addirittura l’81% dei viaggiatori si sarebbe detto soddisfatto del servizio. Da qui la decisione, provocatoria, di dare voce a tutti gli altri viaggiatori che invece sono insoddisfatti. La raccolta di firme promessa su una piattaforma online è già volta a oltre 28.500 voti. "Pensiamo che la Lombardia si meriti treni che funzionino – spiegano i promotori – firmare la petizione significa aiutare i rappresentanti dei comitati pendolari e attraverso di loro decine di migliaia di viaggiatori".