La polizia provinciale è stata impegnata in una serie di interventi mirati alla repressione di atti di bracconaggio con reti o trappole, la cosiddetta uccellagione. A Credaro una persona del posto aveva allestito un impianto di cattura abusivo con due reti distese per 20 metri, alcune gabbie con rinchiusi dei tordi bottacci e l’uso di un richiamo acustico elettromagnetico. Situazioni simili a Sarnico, dove due persone hanno usato una rete e un richiamo in gabbia per la cattura di un pettirosso. O a Gandosso, dove un residente ha ripulito e ripristinato una parte di roccolo posizionando una rete di 10 metri per catturare piccoli uccelli. Un’accurata perquisizione ha portato al sequestro di una trentina di uccellini già spiumati e congelati. In un uliveto a Grumello del Monte è stata ritrovata un’altra rete per la cattura di uccelli con cinque gabbie con tordi bottacci esposti per richiamo. Le persone coinvolte sono state indagate. F.D.
CronacaTrappole e richiami: blitz anti bracconieri