Strada provinciale 67 Valvarrone “chiusa” per un mese: 150 persone resteranno isolate

La strada resterà off limits tutte le mattine dalle 8 alle 14, mentre durante i pomeriggi verrà istituito un senso unico alternato

Cantieri sulla Sp67 (Archivio)

Cantieri sulla Sp67 (Archivio)

Valvarrone (Lecco) - Circa 150 persone, per lo più anziane, per un mese resteranno praticamente isolate per parecchie ore al giorno. Sono gli abitanti di Tremenico e Avano in Valvarrone. Lunedì chiuderà per lavori la Sp 67 dell’Alta Valsasina e lo resterà fino al 3 febbraio: i tecnici di Lario Reti Holding, muncipalizzata del servizio idrico integrato in provincia, devono scavare per la posa delle condotte di un collettore fognario.

La strada resterà chiusa tutte le mattine dalle 8 alle 14, mentre durante i pomeriggi verrà istituito un senso unico alternato. L’intervento interesserà un tratto di un chilometro e mezzo, da Tremenico alla galleria in direzione Introzzo, ma durante la serrata l’unica alternativa sarà allungare il giro di una ventina di chilometri e mezz’ora di tempo. E sarà solo l’inizio, poiché è già in calendario un secondo lotto di lavori.

"Ho chiesto di poter effettuare i lavori di notte - spiega il sindaco Luca Buzzella -. È vero che lì non risiedono in molti e che chi si sposta per lavorare si mette in viaggio prima, ma a Tremenico e Avano non sono cittadini di serie B, se ci sono soluzioni alternative per limitare disagi è giusto applicarle".

Al momento tuttavia non è stato ascoltato. Ha comunque ottenuto almeno che i bus della linea D25 del servizio di trasporto pubblico arrivino fino a Introzzo e non solo a Sueglio come disposto inizialmente: "I pullman non saranno affollatissimi, ma bisogna agevolare chi li usa e ne ha necessità". Il primo cittadino chiede inoltre che il medico e il venditore ambulanze che ogni settimana salgono a Tremenico e Avano vengano lasciati passare: "Gli anziani non hanno altrimenti possibilità per essere visitati o fare la spesa". Lavori e chiusure a parte, resta il problema di una provinciale realizzata nel 1930 ai tempi di Vittorio Emanuele III e sostanzialmente rimasta la stessa.