Statale 36, condannati a 4 anni di coda: ''Mettiamo in conto traffico, ingorghi e disagi''

Con i cantieri per le Olimpiadi del 2026 si prevedono ulteriori problemi per gli automobilisti della Milano-Lecco

Il traffico sulla statale 36

Il traffico sulla statale 36

Lecco, 27 febbraio 2022 – Condannati alla coda e al traffico, almeno altri quattro anni. Oggi è stata l'ennesima domenica pomeriggio di controesodo da bollino rosso sulla Statale 36 dopo il venerdì nero dell'altro giorno. Migliaia di turisti e villeggianti del week end di ritorno dalle piste da sci e dalle montagne di Valtellina e Valsassina e dalla scampagnata sul lago di Como nel tornare verso casa sono rimasti imbottigliati in Superstrada. Si sono verificati anche alcuni incidenti che hanno ulteriormente peggiorato la situazione. Code e rallentamenti si sono registrate soprattutto nel tratto lungo il lago a nord di Lecco, nel tunnel dell'Attraversamento di Lecco e verso Milano, tra Civate e Giussano. Tutti in coda, sempre in discesa verso Lecco e Milano, pure sulla nuova Lecco – Ballabio. Traffico a rilento anche sulla Lecco – Bergamo e sulla ex 36 verso il Meratese.

Non sarà però certo l'ultima domenica di passione per gli automobilisti. Per migliorare la situazione viabilistica entro l'inizio delle Olimpiadi invernali del 2026 sono stati stanziati 265 milioni di euro. I lavori comporteranno però ulteriori disagi “In sintesi – spiega il primo cittadino lecchese Mauro Gattinoni -: 45 milioni di euro per il tratto Giussano-Civate; 23,5 milioni per un nuovo ponte Lecco-Pescate; 20 milioni per la ciclabile Pradello e Abbadia Lariana; 7,2 milioni per lo svincolo di Piona e 25 per quello di Dervio; 25 milioni per la galleria Monte Piazzo e 159 per la Lecco-Bergamo. Cifre rilevantissime che confidiamo, tutti, si concretizzino in opere concluse entro il 2026. Ma è bene dirci subito con franchezza anche un’altra verità: proprio perché saranno finalmente impiantati i cantieri per tutte queste grandi opere, mettiamo in conto almeno per i prossimi quattro anni ulteriori accumuli di ore di traffico, di ingorghi, di disagi dovuti ai lavori”.