Sos imprese: "Manca la manodopera specializzata"

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Se i dati dell’occupazione del 2021 sono stati fortemente condizionati dalla ripresa, più debole all’inizio dell’anno e in forte crescita dal secondo trimestre in poi, nel 2022 peserà l’incertezza legata alla congiuntura internazionale. Le prime rilevazioni di Istat a gennaio rilevano, a livello nazionale, stabilità degli occupati, diminuzione dei disoccupati e aumento del numero degli inattivi.

"La crescita dell’occupazione ha accompagnato la forte ripresa che c’è stata nel 2021 - afferma il presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua -. Il problema è di prospettiva: i costi crescenti stanno riducendo sempre più la marginalità delle imprese. A questo si accompagna una riduzione della domanda e quindi un rallentamento generale dell’economia".

Resta anche il tema di fondo della qualità dell’occupazione: "Le imprese continuano a lamentare una mancanza di manodopera specializzata, che in alcuni casi provoca anche un rallentamento della produzione – sottolinea Cordua -. In un contesto di profonda trasformazione come quello attuale urgono politiche attive all’altezza per riqualificare e formare personale". F.P.