"Siamo pronti ad accogliere quei bimbi"

Il sindaco di Bulciago si dice contento del ritorno in Italia di Alice Brignoli, la foreign fighter arrestata in Siria e ora detenuta a San Vittore

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di Daniele De Salvo

Mamma Isis è di nuovo in Italia. E con lei anche i suoi figli che ha arruolato a forza tra le fila dei tagliagole del Califfato nero. I carabinieri dell’antiterrorismo del Raggruppamento operativo speciale di Milano hanno arrestato direttamente in Siria per poi trasferirla subito in una cella di San Vittore Alice Brignoli, la donna di 42 anni che nel 2015 era partita da Bulciago per unirsi ai miliziani di Daesh.

Con sè aveva trascinato in Siria anche i tre figli: Ismail che aveva 6 anni, Ossama che ne aveva 4 e S’ad di soli due, a cui poi si è aggiunto un quarto fratellino concepito e nato nei territori dello Stato islamico. Oltre alla foreign-fighter i militari del Ros hanno liberato anche i quattro bimbi, affidati agli assistenti sociali di Palazzo Marino e ospiti in una comunità per minori meneghina. Chi non è stato rimpatriato è invece il marito Mohamed Koraichi, originario del Marocco ma cittadino italiano dal 2013 che a febbraio avrebbe compiuto 36 anni: lui in quell’inferno è morto. Non è stato ucciso in battaglia come un martire di Allah, è stato stroncato da un’infezione intestinale mentre era detenuto in un carcere di massima sicurezza ad Hasakah, una specie di Guantamano siriana. Marito, moglie e figli fino al 2017 si erano stabiliti a a Raqqa, poi, in seguito alla disfatta degli estremisti islamici, si erano rifugiati nell’ultima roccaforte di Baghouz fino alla resa: lui è stato imprigionato, mentre lei con tutti i figli è finita all’immenso campo profughi di Al Hol, da dove lo scorso ottobre, tramite una lettera recapitata da emissari della Croce rossa internazionale, aveva chiesto di essere salvata come riportato in esclusiva sulle pagine de Il Giorno e dove l’altro giorno è stata finalmente prelevata con i bambini.

"Sono contento che lei e soprattutto i suoi quattro figli siano di nuovo a casa – commenta Luca Cattaneo, sindaco di Bulciago dove la famiglia, che ora non risiede più in paese, abitava in un alloggio comunale -. Siamo sempre pronti ad accoglierli se ritenuto necessario per i bambini, che qui avevano cominciato scuola e asilo prima di essere strappati via dai loro compagni".