Si avvera il sogno per il boulevard Viale Verdi diventa un salotto

Merate, il Comune pronto a dare il via ai lavori per una spesa di oltre due milioni e mezzo

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di Daniele De Salvo

Luce verde per la trasformazione di viale Giuseppe Verdi, la “tangenzialina“ che diventerà il boulevard di Merate. Sono stati definiti costi, procedure e tempistiche per affidare i lavori di riqualificazione della principale strada di accesso alla città, attraverso cui dalla ex Statale 36 si raggiungono il Cdd per disabili, l’asilo, la materna, il polo delle scuole superiori, l’oratorio, il centro sportivo comunale e l’ospedale.

Per l’intervento sono stati stanziati poco più 2 milioni e mezzo di euro, uno dei più grossi investimenti municipali dell’ultimo periodo, cioè quasi 3mila euro per ognuno dei nemmeno 900 metri di strada da rivoluzionare: il grosso della cifra, con quasi 2 milioni 200mila euro, servirà per le opere viarie vere e proprie, il resto di 380mila euro per gli "accessori", cioè l’arredo urbano e il verde pubblico. Per scegliere chi eseguirà i lavori si ricorrerà alla procedura negoziata: chi chiederà meno si aggiudicherà la commessa. Sono stati già contattati una decina di operatori per invitarli a presentare un’offerta. Per il taglio del nastro tricolore ci vorranno 285 giorni dalla data di consegna del cantiere, cioè 9 mesi e mezzo. Salvo imprevisti nel 2023 il viale Verdi del futuro potrebbe quindi essere realtà. "Un’opera sognata, ma non dormendo! - commenta soddisfatto Giuseppe Papaleo, portavoce del Comitato di viale Verdi, che riunisce residenti della zona, commercianti e quanti in viale Verdi lavorano, fondato proprio per chiedere la riqualificazione del viale ma anche per rivitalizzare il quartiere -. Sono stati sei anni di proposte e di lavoro per tenere alta l’attenzione con tante attività sociali sul territorio; sicuramente una bella esperienza di cittadinanza attiva che sta dando i suoi frutti". Sui costi del progetto e sulle soluzioni tecniche individuate non mancano tuttavia le perplessità. Ad esempio verranno eliminati 2 impianti semaforici sostituiti da rotatorie, che però secondo gli esperti e gli estensori del Piano urbano del traffico non sarebbero la soluzione idonea in un contesto per garantire sicurezza e regolare la circolazione. A pagarne il prezzo potrebbero essere quanti abitano nelle vie limitrofe. Dovranno essere, inoltre, abbattute alcune piante. La luce verde è stata però accesa e la corsa ai lavori cominciata.