"Sfiorata una seconda Colleferro"

Il capo della Mobile e l’inchiesta sul pestaggio del gelataio di via Turbada. I due maggiorenni ai domiciliari

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di Angelo Panzeri

"Quando potrò tornare ad utilizzare Facebook e i social?" è la richiesta che Aurora Parisi, ai domiciliari per tentato omicidio, calunnia e lesioni gravi, ha rivolto al suo legale appena uscita dall’aula al primo piano del Palazzo di Giustizia, dove era stata interrogata dal giudice delle indagini preliminari, Salvatore Catalano. Aurora Parisi, 20 anni, con il fidanzato Edoardo Vassena, 21 anni, e una terza minorenne la notte del 29 agosto scorso ha preso a calci e pugni lo storico gelataio di via Turbada, Maurizio Rusconi, 60 anni, che li aveva inviati a lasciar stare quattro ragazzine e a non importunarle. La risposta è stata un’aggressione animalesca che poteva finire in tragedia.

"È mancato poco a un’altra Colleferro - racconta il vicequestore aggiunto Danilo Di Laura, a capo della Squadra mobile cittadina - perché quando gli agenti della Polizia di Stato sono giunti sul posto hanno trovato il sessantenne in una pozza di sangue e i suoi familiari, sotto choc per aver provato più volte a liberarlo dalla furia cieca dei tre giovani".

Le videocamere della gelateria hanno immortalato l’aggressione: Aurora Parisi, difesa dagli avvocati Mauro De Martino e Aurelio Molteni, ha colpito per ben quattordici volte Rusconi, quindi è entrato in azione il fidanzato Edoardo Vassena, assistito dall’avvocato Biagio Pignanelli e la minorenne. Tutti sono accusati di tentato omicidio, con l’aggiunta per Aurora Parisi di lesioni gravi e calunnia perché ha dichiarato di essere stata aggredita. L’indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile di Lecco e coordinata dal Procuratore facente funzioni, Paolo Del Grosso, e in breve tempo ha portato all’arresto dei tre giovani, tutti ai domiciliari. Secondo la ricostruzione i due, in compagnia della terza giovanissima, la cui posizione è stata stralciata e sarà giudicata dal tribunale dei Minorenni a Milano, hanno colpito il gelataio con una furia inaudita.

Impressionanti le immagini del filmato registrato dalle telecamere della gelateria: si vede che il Maurizio Rusconi viene scaraventato a terra - con la testa che per poco non colpisce uno spigolo - per poi essere preso per il collo e picchiato a più riprese. Maurizio Rusconi è finito all’ospedale Manzoni con una prognosi di 40 giorni.

"Le sue condizioni sono migliorate - spiega ancora Di Laura - certamente è mancato poco che ci fosse un omicidio". Dopo l’interrogatorio davanti al Gip e la convalida delle misure cautelari, i legali dei tre indagati stanno valutando il ricorso al Riesame contro la misura degli arresti domiciliari.