Si torna a scuola fra assembramenti e code al freddo / VIDEO

Nonostante il piano per garantire il ritorno in classe in sicurezza nelle scuole superori lecchesi le criticità non mancano

Gli studenti fuori dal Francesco Viganò di Merate

Gli studenti fuori dal Francesco Viganò di Merate

Lecco, 25 gennaio 2021 - Per metà dei 13.500 studenti dei quasi 30 istituti superiori e centri di formazione professionale della provincia di Lecco questa mattina come in tutta la Lombardia questa mattina è suonata la prima campanella di scuola dopo il lungo periodo di lockdown. Per l'altro 50% toccherà a rotazione nei prossimi giorni. Nonostante tutti gli accorgimenti presi, si sono lo stesso verificati inevitabili assembramenti, anche se temporanei, come testimoniato dalle immagini scattate e girate ai cancelli dell'istituto tecnico e commerciale Francesco Viganò e del liceo Maria Gaetana Agnesi di Merate, uno dei principali poli didattici del territorio. In attesa dell'ingresso in aula ragazze e ragazzi, che non si vedevano da mesi, si sono affollati sui piazzali e in strada senza poter rispettare il distanziamento sociale, tutti comunque con indosso la mascherina. Situazioni analoghe si sono registrate anche al Lorenzo Rota di Calolziocorte, il Graziella Fumagalli di Casatenovo, il Marco Polo di Colico, l'Alessandro Greppi di Monticello Brianza, il Vittorio Bachelet di Oggiono, l'Aldo Moro di Valmadrera e alle porte degli istituti del capoluogo. Qualche capannello di studenti sebbene solo temporaneo e con è stato segnalato pure nelle principali stazioni.

Per limitare il più possibile potenziali situazioni di contagio a bordo dei pullman e ai cancelli delle scuole gli ingressi sono stati scaglionati in due fasce orarie alle 8 e alle 9.40, mentre le uscite in quattro alle 11.20, 12.10,13.00 e13.50. Le ore di lezioni sono state ridotte inoltre a 50 minuti, mentre i protocolli in aula sul ricambio d'aria e le distanze di sicurezza sono molto rigidi. Gli studenti delle sezioni più numerose a turno continuano inoltre a seguire la dad per rispettare il limite della capienza massima. Le corse dei bus sono state aumentate del 53% quelle extraurbane e del 50% quelle urbane, per 74 corse totali in più pari ad un incremento di 2.200 chilometri di percorrenza al giorno, grazie anche a 38 nuovi pullman, 17 dei quali noleggiati da aziende private. E' stata varata anche un'app con tutte le informazioni sia sugli orari sia sulla capienza e la percentuale di capienza dei mezzi pubblici. Per monitorare la situazione nei punti più critici sono stati mobilitati carabinieri, poliziotti, finanzieri e agenti delle polizie locali ma anche i volontari della Protezione civile con il coordinamento del questore Alfredo D'Agostino.

Nonostante lo sforzo organizzativo e l'apposito piano le criticità non mancano. Gli orari dei bus non sempre coincidono con gli orari di ingresso e uscita da scuola e gli studenti sono obbligati ad attendere a lungo all'aperto con temperature al mattino intorno agli 0 gradi. La suddivisione tra lezioni di nuovo in aula e didattica a distanza con il prolungamento dell'orario di scuola anche al pomeriggio a casa crea inoltre difficoltà ai genitori e in diverse situazioni manca ragazze e ragazzi non hanno nemmeno il tempo sufficiente per spostarsi. “Il mio sentito grazie per lo sforzo corale espresso – commenta comunque il prefetto Castrese De Rosa che ha cercato di mettere insimeme nel modo migliore possibile tutti i pezzi del complicato puzzle -. Sono convinto che i nostri studenti sapranno tenere comportamenti corretti. Finalmente la scuola si riappropria dei suoi principali protagonisti”.