Scomparso e morto nei boschi, si indaga ancora

PERLEDO (Lecco)

Presto potrà riposare in pace Alberto Ongania, il cuoco di 53 anni di Perledo ritrovaro morto dopo tre settimane dalla sua scomparsa. Il 2 gennaio, un mese dopo il rinvenimento del corpo avvenuto il 3 dicembre, il funerale: si svolgerà alle 14.30 nella chiesa di San Martino di Perledo, prima con la recita del rosario. Terminato il rito, il feretro verrà tumulato nel cimitero di Tondello. Per fissare la data per l’ultimo saluto, i familiari hanno dovuto ottenere l’autorizzazione dei magistrati della Procura di Lecco, che sulla morte del 53enne hanno avviato un’inchiesta contro ignoti: il cadavere è stato individuato in un dirupo di 50 metri oltre un parapetto sotto una strada. Probabilmente si è trattato di un incidente o di un malore improvviso, ma vogliono fugare ogni possibile dubbio. Per questo hanno disposto l’autopsia. Hanno duplicato la scheda e la memoria del suo cellulare Samsung J6 per analizzarle e ricostruire gli ultimi spostamenti e contatti, come non hanno potuto fare durante le ricerche per questioni di privacy, perché non si prospettavano reati e nel contempo si presumeva fosse già morto e quindi non si potevano appellare alla necessità di violare la legge sulla riservatezza dei suoi dati per emergenza, in una sorta di cortocircuito contro cui ora si sta battendo il fratello Renato. Daniele De Salvo