Gli eroi dimenticati del Covid in sciopero: ''Non ne possiamo più''

Gli operatori sanitari di Lecco hanno proclamato uno sciopero, ma a maggio e di sole 2 ore per non penalizzare i pazienti

Uno sciopero all'ospedale di Lecco (foto di repertorio)

Uno sciopero all'ospedale di Lecco (foto di repertorio)

Lecco, 10 marzo 2021 – Gli eroi dimenticati del Covid sono stanchi e non ne possono più. Per questo hanno proclamato uno sciopero. Gli operatori sanitari della sanità pubblica lecchese hanno annunciato che incroceranno le braccia per protestare contro i turni massacranti, le ferie e i riposi saltati, i rinforzi promessi in corsia che non arrivano mai, i trasferimenti coatti da un ospedale all'altro all'ultimo momento, i protocolli di sicurezza non adeguati, i contagi e le infezioni anche tra loro, il mancato pagamento del bonus Covid, la mancanza di strumenti di supporto per reggere allo stress e alla fatica e perfino la mancanza di parcheggi.

Sciopereranno tra due mesi, il 14 maggio, quando sperano che la morsa della pandemia abbia allentato la presa e la campagna vaccinale abbia cominciato a sortire effetto e lo faranno solo solo per 2 ore appena, dalle 8 alle 10, per creare meno disagi possibili ai pazienti che non hanno mai lasciato soli. A proclamare lo sciopero sono stati quest'oggi, venerdì, i rappresentanti sindacali della Rsu dell'Asst di Lecco di Cgil, Cisl, Uil, Nursing up, Usb e Nursind, cioè le organizzazioni sindacali di categoria dei circa 2.500 operatori tra infermieri, oss, ausiliari, tecnici, impiegati e amministrativi che lavorano all'Alessandro Manzoni di Lecco, al San Leopoldo Mandic di Merate, all'Umberto I di Bellano e negli altri poliambulatori e strutture territoriali.

Per scongiurare lo sciopero più volte il prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha tentato di fare da paciere, convocando al tavolo i rappresentanti sindacali e i manager della sanità pubblica lecchese. Nonostante i suoi sforzi di mediazione che hanno permesso di disinnescare a più riprese la proclamazione dello sciopero alla fine non è stata tuttavia raggiunta un'intesa. Nel comunicato di annuncio dello sciopero i sindacalisti parlano di “insufficienti informazioni e garanzie riguardo le attuali condizioni di lavoro, il mantenimento dei livelli di assistenza, sicurezza del lavoro, rispetto dei diritti contrattuali, recupero psicofisico e carichi di lavoro”, “inadeguata informazione sulla programmazione delle risorse e degli organici”, il “non riconoscimento da parte della direzione dell'Asst di Lecco delle carenze di personale”, “una non soddisfacente volontà di coinvolgere preventivamente le rappresentanze sindacali sui riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità derivanti da modifiche e scelte organizzative inerenti i servizi”, nonostante sia trascorso ormai un anno esatto dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Durante lo sciopero saranno garantite le prestazioni indispensabili e i servizi minimi essenziali.