Scattano le ferie La Valsassina senza guardia medica

A Introbio e Casatenovo ambulatori chiusi e c’è malcontento

di Daniele De Salvo

Turisti e residenti della Valsassina senza guardia medica. Con i medici di base di riposo, quest’oggi chi si sente male in Valsassina, invece che comporre il 116117 è meglio che digiti il 112, almeno risponde certamente qualcuno a cui chiedere aiuto, a differenza del numero unico per rivolgersi al medico del servizio di continuità assistenziale di Introbio.

A stagione turistica estiva cominciata, con i paesi della zona che pullulano di villeggianti oltre che di residenti, non si trova infatti nemmeno un camice bianco che sia uno disponibile a coprire il turno di guardia medica del week end nello studio del presidio di Sceregalli, nonostante a febbraio sia stato annunciato che proprio lì dovrebbe sorgere uno degli ospedali di comunità della provincia di Lecco con annessa Casa di comunità.

Ad avvisare che per cominciare certamente durante questo fine settimana in corso la guardia medica di Introbio resta chiusa, sono i funzionari di Ats della Brianza: "Si informa che nell’impossibilità di reperire un medico di turno, in via straordinaria, la postazione del servizio di continuità assistenziale, ex guardia medica, di Introbio è chiusa", si legge nell’annuncio che è stato diffuso.

Se Atene piange, Sparta non ride, poiché succede esattamente lo stesso pure nella località di Casatenovo: "Ci scusiamo per il disagio", recita un cartello all’ingresso dell’ambulatorio di via Monteregio. In pratica, su 9 postazioni di guardia medica attive in provincia di Lecco quest’oggi ne sono aperte solo 7: in caso di bisogno o si va in trasferta a Calolziocorte, Colico, Lecco, Mandello, Merate, Oggiono e Premana, oppure si corre nei Pronto soccorso, che sono però già in crisi per la carenza cronica di personale oltre che congestionati di pazienti, e che dovrebbero tra l’altro servire esclusivamente per le emergenze e le urgenze, non per le visite da medico di famiglia.