Cocaina e minacce, assolto l'agente lecchese di Sara Tommasi

Fabrizio Chinaglia era accusato di aver approfittato delle condizioni di "inferiorità psichica" della showgirl

Sara Tommasi

Sara Tommasi

Lecco, 23 ottobre 2019 - Era accusato  di aver approfittato delle condizioni di «inferiorità psichica» della showgirl Sara Tommasi, causate da un disturbo della personalità e da psicosi dovute alla cocaina. Secondo la Procura, lui l’aveva indotta ad avere rapporti sessuali anche con minacce e percosse. Invece la Corte d’Appello di Milano, sezione V, ha confermato l’assoluzione nei confronti di Fabrizio Chinaglia per tutti i reati (estorsione, cessione di droga, violenza sessuale) ascritti, ribadendo la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano «perché il fatto non sussiste».

La vicenda si colloca nell’agosto 2013 e si condensa in 19 giorni quando Chinaglia, residente nel Lecchese, aveva assunto l’incarico di agente con l’intento di promuoverne l’immagine e organizzare un calendario di serate. Dal rapporto di lavoro era poi nata anche una relazione.  Nel primo procedimento la Procura aveva chiesto una condanna a otto anni opponendosi poi all’archiviazione. Ieri la seconda assoluzione in attesa, tra trenta giorni, delle motivazioni. «Siamo soddisfatti - spiega il difensore, l’avvocato Giuliana Casti del Foro di Lecco -. Per il mio assistito è la fine di un incubo perché quelle era accuse davvero pesanti».