L'enogastronomia lariana punta sui grandi chef

Presentata a Lariofiere la 21esima edizione di Ristorexpo nel segno di due gi Gualtiero Marchesi e Georges Cogny

Marco Caterisano, Giacomo Mojoli, Antonio Peccati, Giovanni Ciceri e Cristina Scarpellini

Marco Caterisano, Giacomo Mojoli, Antonio Peccati, Giovanni Ciceri e Cristina Scarpellini

Lecco, 20 febbraio 2018 - Una ventunesima edizione nel segno di due grandi chef che hanno lasciato un’impronta fondamentale nella cucina italiana: Gualtiero Marchesi e Georges Cogny. Ristorexpo, salone lariano dedicato all’enogastronomia e alla cultura alimentare, torna a Lariofiere dal 4 al 7 marzo, con quattro giorni di eventi e un tema che, come ogni anno, guarda al futuro: “Rifondazione enogastronomica”. A spiegarne i criteri è Giovanni Ciceri, presidente di Lariofiere e ideatore della manifestazione.

«Davent'anni analizziamo le tendenze del settore, ne discutiamo con esperti e cerchiamo di intercettarne le evoluzioni. Abbiamo parlato di anarchia enogastronomica quando non esisteva più una tendenza dominante, di ancestralità lo scorso, anno, sottolineando l’esigenza di un ritorno alle basi della cultura e del gusto. Ora arriviamo a parlare di rifondazione, inteso come ricostruire le nuove geometrie di questo settore». Al centro di Ristorexpo, c’è infatti uno dei pilastri indiscussi dell’economia del territorio, un grande bacino che aggrega produzione, agricoltura, turismo, consumi e cultura. «Abbiamo 200 espositori che investono cifre sempre maggiori per la loro presenza alla manifestazione, una media di 20mila presenze in termini di operatori e visitatori: è un ottimo segnale, ma allo stesso tempo è il risultato del lavoro portato avanti in questi vent’anni». Nella giornata inaugurale di domenica 4 marzo, è prevista la celebrazione di Gualtiero Marchesi, con una tavola rotonda a cui parteciperanno Andrea Berton, Davide Scabin, il neo-presidente della Fondazione Alberto Capatti, Herbert Hintner e altri relatori, mentre il giorno successivo sarà dedicato a Georges Cogny, con un tributo da parte di alcuni rappresentanti della generazione che si è formata con i suoi insegnamenti. Tra questi, Massimo Bottura che, pur non potendo essere presente di persona, ha affidato a un video il suo ricordo.

Tra gli ospiti presenti nei quattro giorni, che saranno protagonisti anche di numerose lezioni e dimostrazioni, anche lo chef comasco Mauro Elli, coordinatore del progetto «Quattro ristoranti, un territorio», con il quale ogni giorno saranno proposti menù speciali per raccontare la storia dei locali e il loro legame con i luoghi: «È un invito rivolto soprattutto ai giovani – spiega lo chef – per insegnargli che la conoscenza della tradizione è fondamentale per poter frequentare il settore enogastronomico: abbiamo qualcosa di speciale da portare avanti».