Riapre la Lecco-Ballabio Sollievo per il traffico

Mezzogiorno, primo pomeriggio al più tardi. Dopo un mese e un giorno di chiusura la nuova Lecco–Ballabio domani riapre i battenti. L’incubo di ore di coda per percorrere una decina di chilometri sulla Sp 62, cioè la vecchia Lecco–Ballabio, unica alternativa diretta alla nuova Lecco–Ballabio, sta finalmente per finire per migliaia di automobilisti, camionisti, e per quanti a Ballabio e in Valsassina abitano, lavorano, ci vanno a sciare.

La diramazione per la Valsassina della Statale 36 è chiusa dal 9 dicembre, da quando, all’altezza del Passo del Lupo, un costone di duemila metri cubi per 500 metri quadri e 5mila tonnellate di roccia si è staccato ed è crollato in blocco dal versante di montagna sovrastante, franando all’imbocco di una galleria da cui stavano uscendo nipote e zio di 24 e 66 anni a bordo del loro furgone, miracolosamente sopravvissuti alla valanga di macigni che li ha investiti in pieno. Rocciatori e tecnici di Anas hanno lavorato e stanno lavorando a rirmi serrati per ripristinare al circolazione il più in fretta possibile. Tutti i detriti pericolanti sono stati rimossi, sono state posizionate le prime reti e barriere paramassi ed è stato costruito un muraglione in blocchi di cemento per proteggere la strada e soprattutto chi la percorre avanti e indietro. È stato installato anche un sofisticato georadar per rilevare ogni altro possibile cedimento.

I lavori non sono ancora conclusi, per questo in prossimità del cantiere nel punto dove si è verificato lo smottamento, la carreggiata è a scartamento ridotto e la velocità massima consentita è di 30 chilometri all’ora. Per almeno un paio di settimane la nuova Lecco–Ballabio continuerà inoltre a restare chiusa di sera e di notte, dalle 21 alle 5.

Daniele De Salvo